Alberto Gilardino
allenatore di calcio, dirigente sportivo ed ex calciatore italiano
«A Firenze ho ricevuto un'accoglienza fantastica, un affetto eccezionale. Quanto allo stipendio più basso, in effetti c'è stato un cambiamento anche a livello economico, ma ne valeva la pena.»
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«Nello spogliatoio non si vive solo di abbracci e carezze. A volte volano urla, i rapporti non sono sempre facili e qualche strigliata ci può stare.»
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«Ho capito che devo dividere la mia vita: c'è un Gilardino fuori dal campo e uno che invece fa il calciatore.»
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«Ho lavorato su me stesso e sui miei limiti. Oggi in campo sono una persona diversa; crescendo maturi sotto il profilo mentale oltre che tecnico e tattico.»
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«Mi hanno accusato di non essere forte a livello mentale, ma nella vita ho sempre reagito spinto dalla voglia di non mollare mai.»
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«Ci vuole disponibilità da parte dei giocatori. Con gli arbitri si deve essere educati perché in fondo tutti possono sbagliare.»
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«Il gol è qualcosa di speciale. E' un'emozione unica, che ti entra nel corpo. Ogni volta diversa.»
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