«Anche in un fazzoletto da naso può esserci un firmamento, basta sapercelo vedere.»
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«Tre casettine | dai tetti aguzzi, | un verde praticello, | un esiguo ruscello: rio Bo, | un vigile cipresso. | Microscopico paese, è vero, | paese da nulla, ma però... | c'è sempre disopra una stella, | una grande, magnifica stella, | che a un dipresso... | occhieggia con la punta del cipresso | di rio Bo. | Una stella innamorata? | Chi sa | se nemmeno ce l'ha | una grande città.»
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«In fondo alla china, | fra gli alti cipressi, | è un piccolo prato. | Si stanno in quell'ombra | tre vecchie | giocando coi dadi. | Non alzan la testa un istante, | non cambian di posto un sol giorno. | Sull'erba in ginocchio | si stanno in quell'ombra giocando.»
| VOTI: 1 |
«Chi sono? | Son forse un poeta? | No certo. | Non scrive che una parola, ben strana, | la penna dell'anima mia: | follìa. | Son dunque un pittore? | Neanche. | Non à che un colore | la tavolozza dell'anima mia: | malinconia. | Un musico allora? | Nemmeno. | Non c'è che una nota | nella tastiera dell'anima mia: | nostalgìa. | Son dunque... che cosa? | Io metto una lente | dinanzi al mio core, | per farlo vedere alla gente. | Chi sono? | Il saltimbanco dell'anima mia.»
| VOTI: 1 |
«L'amore, di qualunque specie, non è mai triste.»
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«Il riso fa buon sangue, ed è il profumo della vita in un popolo civile.»
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«Anche in un fazzoletto da naso può esserci un firmamento, basta sapercelo vedere.»
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«Io metto una lente davanti al mio cuore per farlo vedere alla gente.»
| VOTI: 1 |
«Vita, orrenda cosa che mi piaci tanto.»
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«E ch'ella, sbagliando i conti, aveva creduto di far suo e di essere di lui per sempre, volendolo a dispetto di tutti.»
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«Non so perché quella sera, | fossero i troppi profumi del banchetto... | irrequietezza della primavera... | un'indefinita pesantezza | mi gravava sul petto, | un vuoto infinito mi sentivo nel cuore... | ero stanco, avvilito, di malumore... »
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«Allor che i miei buoni fratelli m'avevan due volte sepolto, | disse una voce: (io non so come e dove) | "Assolto. Mancanza assoluta di prove". | Si apersero tutte le porte, si apersero tutti i cancelli. | "Assolto!" Io sono "l'assolto" miei cari signori, e ora che sono fuori guardatemi bene in viso: ho ucciso? | "Assolto!" | È la mia professione, che intendo bene di sfruttare dal suo lato migliore... »
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«"Saltella e balletta | comare Coletta! | Saltella e balletta!" | | Smagrita, ricurva, la piccola vecchia | girando le strade saltella e balletta. | Si ferma la gente a guardarla... »
| VOTI: 1 |
«Chi sono? | Son forse un poeta? | No certo. | Non scrive che una parola, ben strana, | la penna dell'anima mia: | follìa. | Son dunque un pittore?... »
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