Alessandro Bruzzi

«Se quel giorno i nostri sguardi non si fossero mai incrociati, oggi i nostri cuori non batterebbero all'unisono il folle ritmo dell'amore. Auguri di Buon San Valentino alla mia unica gemma preziosa!»

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«Oggi è un giorno speciale, non solo perché è la festa di tutti gli innamorati, ma perché oggi è anche il giorno in cui il mio cuore consacrerà un giuramento solenne alla tua essenza di donna, tu sei stata, lo continui ad essere e lo sarai sempre: il mio unico grande amore!»

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«Sei tu che ho cercato, sei tu che ho trovato, sei tu che ho amato e che amo, sei tu che voglio sempre vicino, in ogni istante, in ogni giorno, in ogni circostanza! Tu sei ciò che i miei occhi vogliono e vorranno sempre vedere al mio fianco! Ti soffio uno, cento, mille baci... fammi entrare dentro il tuo cuore perché poi da li io non possa mai uscirvi più! Auguri di buon San Valentino tesoro mio.»

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«Cercare di amare | Ed essere abbandonati prima ancora | Che succeda di poter amare ed essere amati. | Senza sapere se un giorno | Si amerà e si potrà | essere amati. | Fermare il tempo | Per paura di non avere | Più tempo. | Capire la | Crudeltà del momento. | Sentire il freddo | In Agosto.»

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«Sei voce | Che sussurra alla mia mente | e imprime la tua immagine | Nei miei pensieri... | Sei voce | Che mi parla da lontano | Sei voce | Come una canzone delicata | Mi trascina in un ritmo senza fine | Che vorrebbe portarmi a te | e mi incanta | Come la tua voce | Specchio della tua essenza | Ed io | Rimarrò in silenzio | Per | Ascoltare la tua | Voce.»

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«Sento la tua voce | Che mi chiama | Da lontano... | è il vento | Che mi porta le | Tue parole!»

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«L'Anima prese per mano il corpo | In un lontano giorno della Storia. | Si sarebbero sposati. | Avevano così deciso, | di camminare insieme sul lungo | selciato della Vita. | Poi venne la Morte, | gelosa e perversa, | che per dispetto strappò | il corpo all'Anima e lo portò via | con sé. | Spiegaci o Morte: | Noi siamo l'Anima che sale | Al cielo? | O siamo forse il Corpo | Che subito imputridisce?»

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«Come onde del mare, | i tuoi capelli s'increspano in una cascata dorata, | mentre i tuoi occhi penetrano nei miei, | ti guardo come in estasi e mi perdo nei miei pensieri dove la tua immagine si riflette, | i contorni del tuo volto fanno da cornice alla tua bocca e nella mia io chiamo i tuoi baci, | tu sei la mia sirena, | la mia musa, la mia amata tentazione...»

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«Il tintinnio del ghiaccio contro il | Vetro del bicchiere, | il Jack Daniel's è scivolato sulla lingua | giù  nella gola che adesso brucia, | Lei che si è rivestita nella penombra della camera da letto. | Ora lei è andata via, | e i nostri corpi dopo un abbraccio vorticoso | con la pelle contro pelle | sudano stanchi di un orgasmo sublime. | Nella penombra della camera da letto, | di nuovo il tintinnio del ghiaccio contro il vetro del bicchiere... | Dopo l'Estasi!»

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«Volevo assaporare, | per un attimo... | il piacere di non essere più solo. | Precipitavo così, | nel pozzo senza fondo delle speranze... | cadaveri inutili | buoni a placare solo le mie paure. | Sono uscito dal pozzo, | non voglio più tornarci.»

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«Guardami... io sono rapito da te! | Alza il tuo sguardo verso i miei occhi, | e vedrai te stessa specchiarsi nella pupilla scura, | di un'anima in preda a spasmi di passione! | E tu stai lì, | seduta, | con lo sguardo a terra, | prendendoti beffa del tempo, | immobile come la statua di una Dea immortale, | bella e implacabile!»

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«Vorrei capire dove | la mia mente | vuole  portare i miei desideri, | non riesco ancora a vedere | la mia Città. | La Città dei draghi | mi aspetta, | devo entrarci | là  è dove la solitudine non può | trovare il percorso | dei miei sogni. | È nella Città dei | Draghi che dimorano | i Cristalli dell'Amore.»

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«La pioggia, | come infinite lacrime di cristallo | che si frantumano! | Come un pianto, | dai tuoi occhi nel cielo... | Io vedo la pioggia, | e ti aspetto! | Aspetto di asciugare | Le tue lacrime! | Fammi entrare nel tuo cuore, | non vi uscirò più!»

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«Ho versato lacrime amare | Per un amore impossibile; | ciò che mi rende felice | è la speranza cieca che non si arrende, | e vuole vincere. | S'illude, | e continua a versare | lacrime amare.»

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«L'Estate finisce, | si porta via ciò che noi, | con fatica, avevamo costruito: | sogni e speranze | di amori inutili mai | corrisposti, | foglie secche spazzate via | dal vento della solitudine che | ride beffarda e crudele, | Lei ha vinto di nuovo. | L'Autunno ci attende, | coi nostri dolori, | per ricordarci che l'Estate | non muore mai!»

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«Distruggendo ciò | che hai creato | la tua mente pensa | a come | incollare i pezzi | della tua | Anima decadente!»

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«Sento il tuo respiro | che soffia | con il vento! | Nel cielo notturno | due stelle | rispecchiano i tuoi occhi | mentre la luna risplende pallida. | Ho voglia | delle tue rosse labbra | che rinfrescano | il mio amarti ogni giorno! | Ho sete del tuo veleno | e cerco impaziente il tuo collo | per saziare la mia fame. | Sei la creazione più bella | ed io ho bisogno di te | come il fiore ha bisogno dell'acqua! | Voglio le tue vene!»

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«Ho visto la solitudine | Sul fondo | Di un bicchiere! | | La Birra ha uno strano | Sapore, | quando si gusta | alla corte | dei giullari!»

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«La mente torna sui tuoi passi e si perde, | sui baci negati, | sulle carezze mancate... | il tuo cuore era un diamante, | così bello ma così duro che nessuno poteva | scalfirlo!»

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«Due anime | Consumavano sole, | qualche attimo d'amore. | Nel verde della campagna, | nel freddo della notte, solo le stelle | stavano a guardare. | Le ore passano, | veloci; | i sentimenti clandestini hanno trionfato. | Nella magia di quei | Momenti. | Alla fine si lasciano, si pentono, | non avrebbero mai dovuto. | Ma chi può dirlo? | Non l'amore. | A lui tutto è concesso.»

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