Alessandro Manzoni

scrittore, poeta e drammaturgo italiano

«Il raziocinio è un lume che uno può accendere quando vuole obbligar gli altri a vedere, e può soffiarci sopra, quando non vuol più veder lui.»

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«Il linguaggio è stato lavorato dagli uomini per intendersi tra loro, non per ingannarsi a vicenda.»

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«Una delle più grandi consolazioni della vita è l'amicizia; e una delle consolazioni dell'amicizia è quell'avere a cui confidare un segreto. (I Promessi Sposi)»

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«L'uomo, fin che sta in questo mondo, è un infermo che si trova su un letto scomodo più o meno, e vede intorno a sé altri letti, ben rifatti al di fuori, piani, a livello: e si figura che ci si deve star benone. Ma se gli riesce di cambiare, appena stà accomodato nel nuovo, comincia, pigiando, a sentire, qui una lisca che lo punge, lì un bernoccolo che lo preme: siamo insomma, a un di presso, alla storia di prima.»

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«É men male l'agitarsi nel dubbio, che il riposar nell'errore.»

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«Uno dei benefici dell'amicizia è di sapere a chi confidare un segreto.»

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«È la falce che pareggia tutte le erbe del prato...»

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«L'iniquità non si fonda soltanto sulle sue forze, ma anche sulla credulità e lo spavento altrui.»

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«L'orgoglio, che tacitamente ci fa supporre la nostra superiorità nell'abbassamento degli altri, ci consola dei nostri difetti col pensiero che gli altri ne abbiano simili o peggiori.»

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«Sulla Terra non resta che far torto o patirlo. Una feroce forza il mondo possiede.»

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«E s'inoltrava in quell'età così critica, nella quale par che entri nell'animo quasi una potenza misteriosa, che solleva, adorna, rinvigorisce tutte l'inclinazioni, tutte l'idee, e qualche volta le trasforma, o le rivolge a un corso impreveduto.»

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«Come il fiore già rigoglioso sullo stelo cade insieme col fiorellino ancora in boccio, al passar della falce che pareggia tutte l'erbe del prato.»

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«Con l'idee donna Prassede si regolava come dicono che si deve far con gli amici: n'aveva poche; ma a quelle poche era molto affezionata. Tra le poche, ce n'era per disgrazia molte delle storte; e non eran quelle che le fossero men care.»

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«Questo matrimonio non s'ha da fare, né domani, né mai.»

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«Que' prudenti che s'adombrano delle virtù come de' vizi, predicano sempre che la perfezione sta nel mezzo; e il mezzo lo fissan giusto in quel punto dov'essi sono arrivati, e ci stanno comodi.»

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«Fra le persona colte è un inconveniente molto comune quello di pronunciare rettamente le parole e annettervi idee spropositate. Ad Agnese era accaduto il contrario: ella storpiava il vocabolo ma aveva un'idea precisa della cosa.»

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«I pianti, e le grida supplichevoli, sono in grado di far rinfoderare l'arma di un nemico, ma non il ferro di un chirurgo.»

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«La disgrazia è una visita del Signore; è un dono, una ricchezza, quasi un privilegio.»

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«Non sempre ciò che vien dopo è progresso.»

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«Quanto è triste il passo di chi, cresciuto tra voi, se ne allontana.»

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