Alessandro Profumo

banchiere e dirigente d'azienda italiano

«Spesso si fa confusione tra reputazione ed immagine, le due cose sono totalmente diverse. Purtroppo a volte ci si occupa più di immagine che non di reputazione.»

tag: spettacolo
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«Ho una certa repulsione nell'utilizzo della parola "etico" perché mi sembra che troppa gente la usi a sproposito. Vedere che c'è una banca che si chiama "Banca etica" mi da fastidio perché credo che qualsiasi banca debba essere etica, chiunque debba avere dei comportamenti etici.»

tag: politica
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«Il rischio reputazionale è uno dei più grossi che dobbiamo gestire quotidianamente, nel nostro mestiere di bancari forse anche più che in altri settori. Laddove ci dovesse essere un'offesa alla nostra reputazione in qualsiasi dei 20 paesi dove operiamo la propagazione di quest'offesa sarebbe ampliata a tutto il sistema e quindi il pensare che si opera in un modo in Serbia ed in un altro in Italia sarebbe un grossissimo errore.»

tag: reputazione
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«Si può fare del profitto nel breve periodo ma nel medio e lungo periodo non si sopravvive e quindi non si genera valore. Quando si dibatte della contrapposizione tra legittimazione sociale dell'impresa e profitto si sbaglia. E' un approccio del passato, mai come oggi è chiaro che un'impresa scompare se non ha capacità di avere rapporti sostenibili con le comunità locali con le quali lavora, con i propri dipendenti, con i propri clienti e con i propri fornitori.»

tag: economia
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«Siamo pienamente coscienti del fatto che nessuna azienda può sopravvivere nel medio e lungo periodo se non ha una forte legittimazione sociale.»

tag: economia
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«L'Unione Europea non si è ancora riformata nei propri meccanismi di funzionamento e non gode di un'immagine proprio brillante nei Paesi di nuovo accesso. In Polonia per le elezioni europee hanno votato circa il 30% dei cittadini. Di questo problema noi dobbiamo farci carico. Non dobbiamo dire "sono loro che non capiscono nulla". Se non funziona un meccanismo di premi/sanzioni rispetto all'integrazione tutti quelli che devono ancora entrare potrebbero decidere di starsene fuori, fare da soli, gestire la competizione attraverso svalutazioni o quant'altro e comunque evitando di avere quelle tensioni sociali che con l'adeguamento ai meccanismi dell'Unione possono causare.»

tag: politica
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«Aspettare tutti l'ultimo vagone del treno può essere pericoloso perché può generare dei ritorni all'indietro di chi sta più avanti.»

tag: vita metafore
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«Il vero valore dell'Unione europea è che si creano degli standard istituzionali e di regole che consentono ai singoli paesi di avere dei passaggi in avanti in termini di crescita e di sviluppo. E' fondamentale anche per noi, nel nostro quotidiano avere un sistema giudiziario efficiente, delle leggi strutturate per quanto riguarda i diritti di proprietà ecc. E' fondamentale per noi per svolgere bene questo mestiere ed è altrettanto fondamentale per queste economie affinché si sviluppino.»

tag: politica
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«Si possono individuare diversi modelli di creazione dell'identità. E' molto diverso parlare di integrazione piuttosto che di omologazione. Quando ad esempio si hanno rapporti con aziende americane, la tendenza è quella omologante: sempre lo stesso marchio, modelli molto centralistici. Un modello che ha anche una sua efficienza e dei valori propri, ma a mio avviso integrare significa avere capacità di rispetto e di ascolto.»

tag: politica
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«Vogliamo essere un gruppo bancario unitario e quindi riconoscerci in un sistema di valori che abbia degli elementi forti e comuni. Allo stesso tempo non vogliamo disperdere le identità che di questo gruppo fanno parte, le nostre radici.»

tag: economia
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«Noi siamo interessati di fatto a quello che possiamo chiamare allargamento dell'Unione, ad un'integrazione non solo e non tanto per motivi economici ma perché l'adesione all'Unione avviene innanzitutto con tutti quei meccanismi di allineamento istituzionale che sono un elemento chiave per assistere ad uno sviluppo democratico dei Paesi e delle economie di quei Paesi. Credo comunque che occorra continuare a ragionare in modo serio ed approfondito su cos'è l'Unione e cosa implica l'allargamento.»

tag: amore politica economia
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«In questa nostra avventura paneuropea, abbiamo 19 mercati diversi, e nei nostri ricavi quello italiano rappresenta più o meno il 30%. Quindi non si può dire che un Paese sia più importante di un altro. Non esiste un centro ed una periferia. Ad esempio in Turchia abbiamo 7 milioni di clienti, in Polonia 5 e mezzo. Per noi è importante essere una banca locale, sarebbe ad esempio un vero dramma se in Polonia fossimo percepiti come una banca italiana, tedesca o austriaca. In Polonia dobbiamo essere una banca polacca o addirittura di Varsavia, Cracovia o Danzica.»

tag: politica economia
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