«Chiuso in queste gelide mura | e il cuor mio che parla | soffocato dal dolore, | disperso nel profondo vuoto, | imprigionato da una sofferenza atroce. | Piange, son lacrime pesanti, | amare e non volute. | Si chiede se ci sia un motivo, | se un giorno potrà rinascere, | continuare ad amare, | se potrà indossare quelle ali | che tanto sembravano adatte e perfette. | Tante domande che cadono pesanti come macigni | a cui non ci son risposte, | soltanto silenzi bagnati da lacrime.»
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«Quanto è fitta la nebbia dell'innamorato incredulo | Quanto è crudele e pungente: | ti soffoca, ti rende debole, privo di forze | ti logora. | L'illusione è feroce come un morso di un leone, | ti strappa l'anima, colpisce il cuore, uccide il corpo. | Reagire significa precipitare nella trappola in cui sei caduto, | convincersi che tutto sia finito è farsi del male. | Sei assente, invisibile, alla ricerca della dannata verità. | È facile illudersi, basta amare.»
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