Alessio Giaquinto

«È il trovar rimedio al mio dolor, | il battito del tuo cuore danzante, | la luce dei tuoi occhi riflessi, | il ritmo del tuo caldo respiro. | | Luce d'un fuoco appena svegliato, | dal bacio d'un angel levato dal tempo, | che schiude le ali in un candido abbraccio, | e chiude i miei occhi ciechi all'amore.»

«Non oscurare un passato forte, | che solo ora riapre le porte. | Ma non cadere nella prigione, | d'un giorno fiorito al suo splendore...»

«Forte il pensier ch'amore sfugge | parole nere e amare, sagge. | | Aprono l'occhi alla vera luce, | coperta dal cuore ove essa soggiace. | | Ch'anch'esso si svegli! | Per mai più patire, | la ferita più grande, che porta al morire.»

«L'attimo in cui sorridi... dimenticando tutto il resto.»

«Nel tempo in cui fiori scarlatti mutano in neri esempi dell'essere, | in quello in cui lacrime bagnano tristi la dura amarezza del vivere, | è li che vivremo ridendo e piangendo il limpido abbraccio del cielo, | è qui che terremo per mano l'amica sorella dall'oscuro velo.»

«Tornerò a veder il giorno tinto della luce del tuo sorriso? | La notte buia illuminata dal tuo sguardo? | Datemi l'ora, il minuto, il secondo in cui tornerò ad avere quell'equilibrio sconvolto dal sentimento, ch'esso si ottenga con ciò che il mio cuore auspica, o ciò che rifiuta, in modo da sapere... | ... quando dover piangere.»

«Forte il pensier ch'amore sfugge | parole nere e amare, sagge. | | Aprono l'occhi alla vera luce, | coperta dal cuore ove essa soggiace. | | Ch'anch'esso si svegli!... »