«Negli Stati Uniti, un paese nel quale, mi sono reso conto, si arriva assolutamente impreparati. Quello che avevo imparato in molti viaggi precedenti non è servito a niente, e il bombardamento di "notizie americane" sull'Europa funziona come un riflettore puntato negli occhi: la luce è molta, ma si vede poco. L'America normale - quella che s'incontra uscendo dagli aeroporti, a meno d'essere particolarmente sfortunati - è uno dei segreti meglio custoditi del mondo.»
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«So bene che in Italia i "delusi dall'inglese" sono almeno quanti i delusi d'amore, e come questi non tollerano che si rida dell'amore, quelli non vogliono che si scherzi sull'inglese.»
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«È certamente vero che i "nuovi analfabeti» sono coloro che non conoscono l'inglese. È altrettanto vero, però, che molti di costoro sono perfettamente felici: non sanno l'inglese, non vogliono impararlo, e quando vanno all'estero trovano divertente sbracciarsi negli aeroporti, rischiare il fegato nei ristoranti, parlare alle ragazze con lo sguardo e al resto del mondo con le mani.»
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«Mangiar bene, comprar qualcosa, mostrarsi molto ed eccitarsi un po': potrebbe essere il motto nazionale.»
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«L'Inter è Ettore la Juve Achille. Ettore è fascinoso, eroico, sfortunato. Achille è forte, permaloso, raccomandato dagli dei (allora non si sapeva ancora come funzionassero questi aiuti del cielo).»
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«L'"enciclopedia partecipata" [Wikipedia] mi preoccupa meno: la uso regolarmente, e trovo che la qualità e l'affidabilità delle informazioni sia notevole. Qualche problema c'è solo quando il soggetto è estremamente controverso. In questo caso la neutralità, e le reciproche obiezioni, spingono verso il minimo comun denominatore, e bisogna accontentarsi. Ma questo è inevitabile, e in fondo accadeva già con le enciclopedie tradizionali.»
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«Il professionista dell'informazione si prende una vacanza salgariana. Internet come i mari della Malesia, pieni di pirati, misteriosi gorghi e belle prigioniere.»
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«Le nostre case hanno recinzioni alla Guantanamo, la gente diffida quando non dovrebbe e s'accapiglia appena può… sul governo, la politica, la morale, i giudici, la televisione e il Milan: spesso su queste cose insieme, visto che il primo ministro lo consente.»
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«Ho il sospetto che il voto per Berlusconi, dal 1994 al 2006, sia stato in parte motivato da una speranza: agire d'autorità e semplificare il Paese, renderlo più americano nei meccanismi quotidiani. È andata male, anche se per motivi che non possiamo spiegare qui.»
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«Certo, Al Qaeda è una mostruosità velenosa: ma se temo una vipera, non sparo alle jene (colpendo le pecore).»
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«Una visita al mastodontico spaccio della Levi's produce l'equivalente commerciale della "sindrome di Stendhal", il malessere che le meraviglie turistiche di Firenze e Venezia provocano nel turista impreparato.»
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«Ricordiamoci che i figli non sono figli nostri. Siamo solo la porta per cui entrano nel mondo.»
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«Per un sedicenne è un ricordo d'infanzia. Per noi è, e resterà, l'11 settembre. Il mondo è cambiato da allora, e non in meglio. Ma le preoccupazioni - ho notato - sono proporzionali all'età. I più giovani pensano che il pianeta ha conosciuto la peste, Hitler e la TV, se la caverà anche stavolta. Tra i meno giovani, molti ritengono che il prossimo attacco sarà nucleare, e esprimono profezie rispetto alle quali l'Apocalisse sembra un romanzo a fumetti.»
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«Nei negozi di articoli sportivi, grandi come hangar di un aeroporto, qualsiasi desiderio, per quanto perverso, può essere soddisfatto.»
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«L'Inter è una forma di allenamento alla vita. È un esercizio di gestione dell'ansia, e un corso di dolcissima malinconia. È un preliminare lungo anni. È modo di ricordare che a un bel primo tempo può seguire un brutto secondo tempo. Ma ci sarà comunque un secondo tempo, e poi un'altra partita, e dopo l'ultima partita un nuovo campionato.»
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«Spiegare Silvio Berlusconi agli italiani è una perdita di tempo. Ciascuno di noi ha un'idea, raffinata in anni di indulgenza o idiosincrasia, e non la cambierà. Ogni italiano si ritiene depositario dell'interpretazione autentica: discuterla è inutile. Utile è invece provare a spiegare il personaggio ai posteri e, perché no?, agli stranieri. I primi non ci sono ancora, ma si chiederanno cos'è successo in Italia. I secondi non capiscono, e vorrebbero. Qualcosa del genere, infatti, potrebbe accadere anche a loro.»
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«Scrivere è scolpire: occorre soprattutto togliere, con un obiettivo in mente e un po' di ironia nelle dita.»
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«Chi scrive chiaro, sa scrivere [...] La semplicità - non solo nella lingua - è fatica invisibile, ma porta vantaggi evidenti. Quello che scrivete, e come lo scrivete, può cambiare la vostra vita.»
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