«Sperimentiamo la paura perché sentiamo venir meno le facili certezze sulle quali abbiamo fondato tanto della nostra vita. Aiutare a trasformare la paura in energia è anche compito delle Istituzioni, della politica, delle agenzie educative, della Chiesa. E la solidarietà è un'energia che si sta già sprigionando. Vorrei che lasciasse il segno.»
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«Non possiamo dimenticare da quali condizioni fuggono coloro che bussano alle nostre porte. La politica deve muoversi - ma qui le lacune sono evidenti - sul piano della progettazione, per immaginare e realizzare modelli di convivenza e di integrazione, aggregando tutte quelle forze sociali, culturali, educative, istituzionali che ne hanno competenza. Chiesa compresa.»
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«Occorre intervenire per regolare doverosamente il fenomeno migratorio, garantendo la legalità, attivandosi di concerto con le altre nazioni e le istituzioni sovranazionali, sempre nel rispetto dell'inviolabile dignità di ogni persona. Una dignità spesso umiliata nei paesi d'origine degli immigrati.»
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«C'è una fatica della nostra società a confrontarsi con l'immigrazione, una realtà che è un problema ma che resta una opportunità. È all'immigrazione che Milano deve non poco della sua fortuna: questa città è frutto di ripetuti e successivi processi di integrazione. E' una memoria da recuperare, una memoria che è incarnata anche dalla sapienza biblica nel libro del Levitico: "Tratterete lo straniero, che abita fra voi, come chi è nato fra voi; tu lo amerai come te stesso; poiché anche voi foste stranieri".»
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«E' compito degli amministratori mettere i cittadini e le associazioni nelle condizioni di dare il proprio insostituibile contributo a beneficio di tutti.»
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«C'è una speranza: Milano che può contagiare il Paese intero. Incontro la speranza visitando le parrocchie, seguendo il lavoro pastorale dei miei preti, delle associazioni, del volontariato. Ma questa speranza perché non ha visibilitè Perché non fa notizia? Perché anche i media non si assumono la responsabilità di far circolare la speranza? Servono occhi di speranza per riconoscere quanto c'è di positivo e anche per suscitarlo.»
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«Milano può e deve ritrovare la sua vocazione di capitale morale del Paese, di crocevia dei popoli e di laboratorio italiano della metropoli postmoderna.»
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«Solo una città che ritrova l'ambizione della propria identità civica - pensata come sintesi viva delle sue tante originalità - può tornare a fare appassionare al bene comune e a suscitare il desiderio di una partecipazione responsabile.»
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«Io vedo una Milano generosa nell'aiutare ma talora diffidente ad aprirsi e a intrecciare legami di conoscenza e arricchimento reciproco, specie se l'altro è portatore di qualche diversità. Vedo anche una città piena di energia, di creatività, di risorse, con la fatica però a fare sistema, a dare piena espressione alle proprie potenzialità attraverso progetti concreti e condivisi di grande respiro e di corale coinvolgimento.»
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«Milano è una città che sfugge alle semplificazioni immediate e chiede tempo e perspicacia per essere conosciuta e amata.»
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«Da sempre l'esercizio della carità - un esercizio discreto, silenzioso, evangelico - è patrimonio per tante famiglie di ogni estrazione sociale. E' un modo per essere responsabili verso la società.»
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«Oggi vedo tanta generosità, nonostante la crisi. Ma c'è una condizione che fonda la solidarietà: come si può essere solidali se non a partire da una prossimità offerta e da una condivisione sperimentata? È l'individualismo a minare la solidarietà. Questa forma di solitudine genera in sequenza paura, chiusura, rifiuto dell'altro, specie se portatore di una diversità. Come purtroppo accade verso gli immigrati.»
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«Noi sacerdoti abitiamo in case che dicono la premura del popolo di Dio per assicurare un'abitazione dignitosa ai suoi preti, mentre tanta gente non riesce a trovare casa.»
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«A noi preti i beni materiali (a volte anche quelli superflui) non mancano, mentre alla gente spesso manca il necessario.»
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«Noi sacerdoti abbiamo lasciato tutto e ci siamo sentiti affascinati dalla chiamata del Signore al radicalismo evangelico.»
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«Deve diventare più abituale il confronto con le condizioni di vita della gente, confronto che a volte è per noi sacerdoti motivo di un qualche imbarazzo.»
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«Ogni vero eroe sa portare il peso dei colpi che subisce.»
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«Dio non è presente solo nei nostri successi, nello splendore di una vita che ci sorride. Dio è anche là dove l'uomo è sconfitto, perso, incapace di rivolgersi a lui.»
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«E' meglio essere cristiano senza dirlo piuttosto che proclamarlo senza esserlo.»
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