«[...]Siamo liberi in fine, ed è giunto anche per noi il giorno, in cui possiamo pronunciare i sacri nomi di libertà e uguaglianza, ed annunciarci alla repubblica Madre come suoi degni figliuoli; a' popoli liberi d'Italia ed Europa, come loro degni confratelli.»
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«[Riferendosi all'opposizione dei ceti umili di Napoli al governo repubblicano del 1799] Qual biasimevole contrasto opponete ora Voi a' vostri avoli de' tempi del gran Masaniello! Senza tanto lume di dottrine e di esempj, quanti ora ne avete, diè Napoli le mosse, proseguirono i vosti avoli, insorsero da per tutto contra il dispotismo, gridarono la Repubblica, tentarono stabilir la democrazia, e per solo ragionevole istinto reclamarono i diritti dell'Uomo. Ora proclamano l'uguaglianza, e la democrazia i nobili, la sdegnano le popolazioni!»
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