«Chi è stato disprezzato suole ripagare con la stessa moneta.»
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«Amittit merito proprium qui alienum adpetit. | Ha quel che merita chi perde il proprio per arraffare l'altrui.»
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«L'ambizione, tenendo discordi i mortali, è lei che mette la firma o sotto i suoi favori o sotto il suo odio.»
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«Non provvedere a sé e dar consigli agli altri è cosa stolta.»
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«Ciò che si disprezza spesso si scopre valere di più di ciò che si esalta.»
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«Abbonda il nome di amico, ma di fedeltà ce né poca.»
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«Numquam est cum potente societas. | Non c'è mai alleanza con chi è potente.»
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«Peras imposuit Iuppiter nobis duas: | propriis repletam vitiis post tergum dedit, | alienis ante pectus suspendit gravem. | Hac re videre nostra mala non possumus: | alii simul delinquunt, censores sumus. | | Giove ci impose due bisacce: | ci mise dietro quella piena dei nostri difetti, | e, davanti, sul petto, quella con i difetti degli altri. | Perciò non possiamo scorgere i nostri difetti, | e, non appena gli altri sbagliano, siamo pronti a biasimarli.»
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«Un gracchio, gonfio di vanagloria, raccolse le penne che erano cadute a un pavone e se ne adornò tutto. Poi, disprezzando la sua razza, si unì a una bella schiera di pavoni. Ma questi strapparono le penne all'uccello impudente e lo cacciarono via a beccate. Il gracchio, malconcio, ritornò tutto afflitto tra i suoi simili, ma fu da loro espulso con grande biasimo. Uno di quelli che lui prima... »
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«Presi dalla sete, un lupo ed un agnello s'erano spinti allo stesso ruscello; più su s'era fermato il lupo, l'agnello molto più giù. Subito il delinquente, preso dalla gola malvagia, sollevò un pretesto di contesa. "Perché", disse, "intorbidi l'acqua che sto bevendo?" E il timido lanuto: "o lupo, ti prego, perché tu mi rimproveri? Da te alle mie sorsate il liquido giunge." E quello, sconfitto... »
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«Un lupo, sfinito dalla magrezza, si imbattè per caso in un cane ben pasciuto. Si salutarono e si fermarono a parlare: "Dimmi un po', come fai a essere così bello lustro? Che cosa hai mangiato per avere messo su tanta carne? Io, che sono molto più forte, muoio di fame". Il cane con franchezza: "Puoi essere nella mia stessa condizione se sei disposto a prestare al padrone un servizio come il mio... »
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«Nel tempo in cui leggi egualitarie facevano prosperare Atene, la libertà sfrenata sconvolse lo stato e l'anarchia sciolse i freni di un tempo. A questo punto, in seguito a un accordo tra le fazioni politiche, Pisistrato occupa l'acropoli e si fa tiranno. Gli Ateniesi piangevano la loro dolorosa schiavitù (non perché lui fosse crudele, ma perché è gravoso ogni peso per chi non è abituato) e... »
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