«C'era la guerra quando aprii il mio primo atelier, erano anni difficili . I mezzi a mia disposizione non erano molti, ma la voglia di lavorare e la passione vinsero sulle difficoltà. Oggi è tutto cambiato. Se prima dovevo seguire tutto da sola, ora posso contare su un nutrito staff di collaboratori. Siamo diventati un'azienda.»
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«Giocare a mescolare linee e stili d'altri tempi fa parte del gioco. L'importante è farlo con gusto e senza cercare di emulare la star di turno, il rischio è risultarne la brutta copia.»
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«Seguire la moda un tempo era un fatto di classe. Le signore di un certo livello sociale si riconoscevano dalle loro toilette. La moda col tempo si è democratizzata, è diventata patrimonio di tutti e questo ha fatto sì che oggi sia più difficile fare distinzioni ma anche incontrare, salvo occasioni particolari, donne ben vestite in pieno pomeriggio.»
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«Il punto di partenza è sempre la tradizione che viene poi destrutturata, ricostruita, aggiornata.»
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«La donna che mi ha dato maggior soddisfazione è stata Ingrid Bergman. Trovo non abbia eguali quanto a bellezza, grazia, intelligenza e umanità.»
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«Niente nudità esposte, non trovo abbiano niente di chic.»
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«Il lavoro a mano è uno dei tratti distintivi della nostra griffe insieme ad una grande cura per il dettaglio e ad un'eleganza all'insegna della sobrietà.»
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