Francis Scott Fitzgerald
scrittore e sceneggiatore statunitense
Grazie al nonno materno studiò alla Newman School, nel New Jersey, e poi a Princeton.
Lo schietto e inatteso miracolo d'una notte si estingue con la lenta morte delle ultime stelle e la nascita prematura dei primi giornalai.
Nel 1918, lasciati gli studi per arruolarsi nell’esercito, incontrò a Montgomery, in Alabama, Zelda Sayre sua musa ancora prima che moglie. Il loro amore leggendario sarà fonte d’ispirazione per i suoi romanzi.
Ma la verità è che il sesso è proprio al centro delle nostre astrazioni più pure.
Con lei girò l’Europa, soprattutto a Parigi dove incontrò gli espatriati americani come Hemingway, Gertrude Stein, Dos Passos A New York visse l’«età del jazz», i ruggenti anni Venti prima del tracollo economico del ’29. Annus horribilis anche per l’inizio delle difficoltà finanziarie ed emotive di Fitzgerald insieme ai sintomi della malattia mentale di Zelda.
Non sono sentimentale... sono romantico. Il fatto è che i sentimentali credono che le cose durino... I romantici hanno una fiducia disperata che non durino
Per entrambi il passo dalla festa e la gloria al ruolo di reietti della società fu breve. Lei chiusa in manicomio dove morì, lui oramai alcolizzato alla ricerca disperata di farsi conoscere come sceneggiatore a Hollywood.
Di qua dal paradiso fu il suo primo romanzo poi Belli e dannati e il celebre Il grande Gatsby.
«Da un'assemblea non è mai nata nessuna grande idea, ma in compenso vi sono morte moltissime idee sballate.»
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«Fu un grande peccato, quello di chi inventò la coscienza. Perdiamola per qualche ora.»
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«Il banco di prova di un'intelligenza superiore è la capacità di contenere due idee opposte allo stesso tempo conservando la propria funzionalità.»
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«Il vincitore appartiene al suo bottino.»
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«In una notte dell'anima veramente oscura sono sempre le tre del mattino, giorno dopo giorno.»
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«O si impara l'educazione a casa propria o il mondo la insegna con la frusta.»
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«Prima tu prendi un drink, poi il drink ne prende un altro, e infine il drink prende te.»
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«Quando si è soli nel corpo e nello spirito si ha bisogno di solitudine, e la solitudine genera altra solitudine.»
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«La genialità, la versatiltà della follia è parente alla ineluttabilità del'acqua che filtra attraverso, sopra e intorno a una diga. È necessario il fronte unito di molte persone per resistere a essa.»
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«A diciotto anni le convinzioni sono le colline da cui ci affacciamo alla vita. A quaranta sono le caverne in cui ci nascondiamo.»
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«Siccome l'eta del jazz ha continuato a vivere nel tempo, a poco a poco è diventata una questione di gioventù. Così che la sua sopravvivenza si può paragonare ad una festa di bambini organizzata dai più anziani.»
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«Un uomo deve imparare molte cose, e quando non è più in grado di imparare diventa uno qualunque.»
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«Con le parole si possono demolire le persone.»
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«Il banco di prova di un'intelligenza superiore è la capacità di contenere due idee opposte allo stesso tempo conservando la propria funzionalità.»
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«Non si sa mai esattamente quanto spazio si occupi nella vita della gente.»
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«Il vincitore appartiene al suo bottino.»
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«Non si scrive un libro perchè si vuole dire qualcosa; si scrive un libro perchè si ha qualcosa da dire.»
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«Fra i trent'anni e i quaranta sentiamo il bisogno di amici. Dopo i quaranta sappiamo che non ci salveranno più di quanto ci abbia salvati l'amore.»
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«O si impara l'educazione in casa propria, diceva Dick, o il mondo la insegna con la frusta, e ci si può far male.»
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«Durante la mia giovinezza ed i miei più vulnerabili anni, mio padre mi ha dato un consiglio che, da quel momento, ripeto sempre nella mia mente. | "Quando stai per criticare qualcuno", mi ha detto, "ricordati che nessuno al mondo ha avuto i vantaggi di cui hai beneficiato tu."»
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