«Non è vero che ci si rende conto dell'urto, non è vero che si piange. Io non versai una lacrima. L'urto ci spinse in avanti e il corrimano mi trafisse come la spada trafigge un toro. Un uomo si accorse che avevo una tremenda emorragia, mi sollevò e mi depose su un tavolo da biliardo finchè la croce rossa non venne a prendermi.»
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«Ero una ragazzina intelligente ma poco pratica, malgrado la libertà che avevo conquistato. Forse per questo non valutai bene la situazione nè intuii il genere di ferite che avevo. La prima cosa a cui pensai fu un giocattolo dai bei colori che avevo comprato quel giorno e che portavo con me. Volevo cercarlo, come se quel che era successo non avesse conseguenze assai più gravi.»
| VOTI: 1 |
«Eravamo saliti da poco sull'autobus quando ci fu lo scontro. Prima avevamo preso un altro autobus, solo che io avevo perso un ombrellino. Scendemmo a cercarlo e fu così che salimmo su quell'autobus che mi rovinò. L'incidente avvenne su un angolo, di fronte al mercato di San Juan, esattamente di fronte. Il tram procedeva con lentezza, ma il nostro autista era un ragazzo giovane, molto nervoso. Il tram, nella curva, trascinò l'autobus contro il muro.»
| VOTI: 1 |
«Piedi, perchè li voglio se ho ali per volare.»
| VOTI: 1 |
«Dovevo avere sei anni, quando vissi intensamente un'immaginaria amicizia con una bambina della mia età più o meno. Sulla vetrata di quella che allora era la mia stanza, e che dava su Calle Allende, su uno dei primi vetri della finestra â?? ci alitavo sopra. E con un dito disegnavo una "porta". Per questa "porta" uscivo nella mia immaginazione, con grande gioia e in fretta, attraverso tutto lo spazio che si vedeva, fino a raggiungere una latteria di nome "Pinzà³n"... Attraverso la "O" di Pinzà³n entravo e scendevo fuori dal tempo nelle viscere della terra, dove la mia "amica immaginaria" mi aspettava sempre.»
| VOTI: 1 |
«L'angoscia e il dolore. Il piacere e la morte non sono nient'altro che un processo per esistere.»
| VOTI: 1 |
«Sono molto preoccupata per la mia pittura. Soprattutto voglio trasformarla in qualcosa di utile per il movimento rivoluzionario comunista, dato che finora ho dipinto solo l'espressione onesta di me stessa, ben lontana dall'usare la mia pittura per servire il partito. Devo lottare con tutte le mie energie affinchè quel poco di positivo che la salute mi consente di fare sia nella direzione di contribuire alla rivoluzione. La sola vera ragione per vivere.»
| VOTI: 1 |