Galileo Galilei

fisico, astronomo, filosofo, matematico e accademico italiano

Galileo Galilei è stato uno scienziato e filosofo italiano. Contrò la volontà del padre che voleva medico si dedicò alla matematica. A 25 anni fu notato da alcuni importanti studiosi, che gli offrirono un incarico di professore. Insegnò dapprima all’Università di Pisa e poi all’Università di Padova, dove rimase per 18 anni. Grazie ai suoi studi, alle sue scoperte e alle sue invenzioni, divenne famoso in tutta Europa. Il granduca di Toscana, il potente Cosimo de’ Medici, lo nominò matematico e filosofo di corte a Firenze. Galileo studiò le leggi di accelerazione contraddicendo le tesi aristoteliche e il moto del pendolo. Lo scienziato nel 1609 cominciò a costruire cannocchiali, che si rivelarono migliori dei primi strumenti olandesi. Galilei si dedicò anche all’astronomia facendo notevoli scoperte, come i crateri lunari e le lune di Giove. Nel 1632 pubblicò l’opera “Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo”, cioè quello di Aristotele e quello di Copernico. Le autorità della Chiesa ordinarono che il libro fosse bruciato, e l’Inquisizione decise di processare Galileo “per grave sospetto di eresia”. Il processo durò tre anni, al termine dei quali lo scienziato fu costretto ad abiurare e fu condannato alla prigione a vita. Gli fu concesso di scontare la pena nella propria casa, dove continuò a studiare il moto degli oggetti e scrisse altri importanti libri. 
data: 02/16/15 autore:

«Il buon insegnamento è per un quarto preparazione e tre quarti teatro.»

VOTI: 2

«Parlare oscuramente lo sa fare ognuno, ma chiaro pochissimi.»

VOTI: 2

«Ricordati che dietro ogni problema c'è un'opportunità.»

VOTI: 4

«Mi bruci per quel che predico è una fine che non mi merito. Anche la chiesa sbaglia e sbaglierà!»

VOTI: 1

«Tutte le verità sono facili da capire una volta che sono state rivelate. Il difficile è scoprirle...»

VOTI: 1

«Non puoi insegnare qualcosa ad un uomo. Lo puoi solo aiutare a scoprirla dentro di sé.»

VOTI: 1

«Qual eminenza di mente fu quella di colui che s'immaginò di trovar modo di comunicare i suoi più reconditi pensieri a qualsivoglia persona, per lunghissimo intervallo di luogo e di tempo? Parlare con quelli che son nell'Indie, parlare a quelli che non sono nati né saranno se non di qua a diecimila anni? E con qual facilità? Con i vari accozzamenti di venti caratteruzzi sopra una carta.»

VOTI: 1

«Non basta guardare, occorre guardare con occhi che vogliono vedere, che credono in quello che vedono.»

VOTI: 1

«Io qui direi quello che intesi da persona ecclesistica costituito in eminentissimo grado cioè l'intenzione dello Spirito Santo essere di insegnarci come si vadia al cielo, e non come vadia il Cielo.»

VOTI: 1

«Stante, dunque, ciò, mi par che nelle dispute di problemi naturali non si dovrebbe cominciare dalle autorità di luoghi delle Scritture, ma dalle sensate esperienze e dalle dimostrazioni necessarie.»

VOTI: 1

«Scienza è il distinguere quello che si sa da quello che non si sa.»

VOTI: 1

«La maggior salvezza che sia, è conoscere se stesso.»

VOTI: 1

«Il buon insegnamento è per un quarto preparazione e tre quarti teatro.»

VOTI: 1

«Quello che noi ci immaginiamo bisogna che sia o una delle cose già vedute, o un composto di cose o di parti delle cose altra volta vedute.»

VOTI: 1

«Dietro ogni problema c'è un'opportunità.»

VOTI: 1

«Nelle mie scoperte scientifiche ho appreso più col concorso della divina grazia che con i telescopi.»

VOTI: 1

«E pur si muove.»

VOTI: 1

«Procedendo di pari dal Verbo divino la Scrittura Sacra e la natura, quella come dettatura dello Spirito Santo, e questa come osservantissima esecutrice de gli ordini di Dio.»

VOTI: 1

«Parlare oscuramente lo sa fare ognuno; ma chiaro pochissimi.»

VOTI: 1

«Il sonar l'organo non s'impara da quelli che sanno far organi, ma da chi gli sa sonare; la poesia s'aimpara della continua lettura de' poeti.»

VOTI: 1
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