Georges Bernanos
scrittore francese
«Non amare più: questo è l'inferno.»
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«Non basta svuotare il cuore dall'Io, dalle cose e dalle ricchezze. Bisogna riempirlo di Dio, della vita, della sapienza, dell'infinito.»
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«Si prega l'angelo trombettiere di suonare forte: il defunto è duro di orecchie.»
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«Chi cerca la verità dell'uomo deve farsi padrone del suo dolore.»
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«Nelle mani dei potenti la giustizia non è che uno strumento di governo come gli altri.»
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«Il segreto della felicità è trovare la propria gioia nella gioia dell'altro.»
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«Diffido della pietà. Esalta sentimenti piuttosto vili, un prurito di tutte le piaghe dell'anima.»
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«Il peccato ci fa vivere alla superficie di noi stessi.»
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«Il vuoto affascina coloro che non osano guardarlo in faccia, vi si buttano per paura di cadervi.»
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«Diavolo è l'amico che non resta mai fino alla fine.»
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«È più facile di quanto si creda odiarsi. La grazia è dimenticare.»
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«Confondere la lussuria, propria all'uomo, con il desiderio che ravvicina i sessi è lo stesso che dare il medesimo nome al tumore e all'organo ch'esso divora e di cui avviene che la deformità riproduca spaventosamente l'aspetto.»
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«Il capo non sarà giudicato dalle sue intenzioni: avendo assunto l'incarico, rimane responsabile dei risultati.»
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«Una civiltà non crolla come un edificio, ma si vuota a poco a poco della sua sostanza finché non ne resta più che la scorza.»
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«Il gusto del suicidio è un dono.»
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«La speranza è un rischio che bisogna correre.»
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«Una voce libera è sempre liberatrice.»
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«Con Dio non si mercanteggia: occorre arrendersi a Lui senza condizioni.»
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«Quel poco che ho fatto in questo mondo m'è sempre apparso in principio inutile, inutile sino al ridicolo, inutile sino al disgusto. Il demone del mio cuore si chiama "a che pro?" | »
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«Lo stato moderno non ha più nient'altro che diritti: non riconosce più i doveri.»
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