«La Gallia, nel suo insieme, è divisa in tre parti, una delle quali abitano i Belgi, un'altra gli Aquitani, la terza coloro che nella loro stessa lingua si chiamano Celti, nella nostra Galli. Tutti costoro si differenziano per lingua, istituzione e leggi. Il fiume Garonna divide i Galli dagli Aquitani, la Marna e la Senna li dividono dai Belgi. Fra tutti costoro, i più valorosi sono i Belgi, perchè sono i più lontani dalla civiltà raffinata di provincia e assai raramente i mercanti si recano da loro e vi importano quelle merci che contribuiscono a infiacchire gli animi e sono i più vicini ai Germani che abitano al di là del Reno, con i quali sono incessantemente in guerra. Per questo motivo anche gli Elvezi superano in valore gli altri Galli, poichè si confrontano con i Germani in combattimenti quasi quotidiani.»
| VOTI: 1 |
«Tu quoque, Brute, fili mi? (Anche tu Bruto, figlio mio?)»
| VOTI: 1 |
«Stando qui inizia la mia rovina. Venendo là inizia quella degli altri. (sul Rubicone)»
| VOTI: 1 |
«Alea iacta est (Il dado è tratto).»
| VOTI: 1 |
«Veni, vidi, vici (Giunsi, vidi, vinsi - Dopo la battaglia di Zela, 48 a.C.)»
| VOTI: 1 |
«In guerra gli eventi importanti sono il risultato di cause banali.»
| VOTI: 1 |
«I nemici avrebbero avuto la vittoria se avessero avuto chi sa vincere.»
| VOTI: 2 |
«Preferirei essere il primo in questo modesto villaggio piuttosto che il secondo a Roma.»
| VOTI: 2 |