«Fra i miei amici uomini ho trovato anche ottimi consiglieri per i miei problemi sentimentali. Mi suggeriscono di essere autonoma. Di farmi desiderare, di non farmi mai assorbire da un rapporto. Mi dicono anche che chi mi sta accanto deve capire che una relazione non è scontata, ma piuttosto una scelta da confermare ogni giorno. Meglio ancora - mi dicono - se il mio uomo crede che dietro l'angolo ce ne sia un altro pronto a rimpiazzarlo io mi applico, ma questi consigli non riesco proprio a seguirli. E loro insistono: "Irene, non cadere nell'errore di far credere a un uomo che è insostituibile...".»
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«Le mie relazioni sentimentali sono complicate. La mia popolarità rischia di scatenare antagonismo all'interno della coppia. Perciò, per far funzionare il rapporto, a volte accentuo i lati femminili del mio carattere. Voglio allontanare dalla testa dell'uomo che mi interessa di essere forte e indipendente. Per compiacerlo mi accuccio, cerco di trasformarmi in una perfetta geisha. Eccomi, gli dico, sono proprio come mi desideri. Ma poi va sempre a finire che mi pento. In un rapporto infatti ci deve essere equilibrio: se sono la sola a crearlo, a mettere pesi e contrappesi per farlo funzionare, cercando di essere più femminile, più fragile, più accomodante, l'equilibrio diventa precario. Se poi l'altro se ne approfitta e mi prevarica, la fine è inevitabile: divento una furia e spacco tutto.»
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«Per alimentare le mie amicizie con gli uomini, cerco di lavorare sempre con i soliti musicisti, in modo da approfondire i rapporti e crescere insieme a loro.»
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«Apprezzo la capacità maschile di circondarsi di amici che sanno incoraggiare e dare al momento giusto una pacca sulla spalla.»
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«Gli uomini sono contagiosi: ci passi un po' di tempo insieme e improvvisamente ti sorprendi a replicare i loro atteggiamenti. Ed è una fortuna, perché alcuni loro approcci alla vita la rendono assai più piacevole.»
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«Il mio ambiente di lavoro è prevalentemente maschile. È da quando sono ragazzina che vivo in simbiosi con gruppi musicali composti da uomini e mi sono confrontata così tanto con loro che ho finito per assumere atteggiamenti maschili.»
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«E' inutile cercare di parlare a un uomo mentre è dentro al suo film. Bisogna munirsi di pazienza e aspettare che gli torni la voglia di confrontarsi con il mondo, altrimenti è irraggiungibile.»
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«Noi donne, allenate come siamo al senso della responsabilità e dell'affidabilità, ci lasciamo distrarre dalla realtà, le permettiamo di fare irruzione nelle nostre giornate. Gli uomini invece si isolano nella propria passione come in una caverna, sono sordi a qualsiasi richiamo. Per loro, tutto ciò diventa quasi un modo per conoscersi.»
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«Gli uomini migliori che ho incontrato sono quelli che riescono a rimanere fanciulli. Quelli che quando fanno ciò che amano mantengono nei confronti della loro passione un enorme candore: vi si dedicano con l'abnegazione di un bimbo completamente assorbito dal suo gioco, che non sente nemmeno la voce della mamma che lo chiama.»
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«A forza di frequentare gli uomini ho finito col replicarne gli atteggiamenti. Così, per contrappeso, quando mi innamoro cerco di tirar fuori tutto il mio lato femminile. Anche se gli amici (maschi) dicono che sbaglio.»
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«Ho voluto rendere un omaggio a Mina perchè è un punto di riferimento imprescindibile per tutte le interpreti femminili.»
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