«Mi voglio staccare da quella che si chiama comunemente attività discografica, il mestiere, l'avere a che fare con la promozione, anche l'avere a che fare con il girare il mondo che mi piace tanto e il dover stare attento a vedere tutto per catturare tutto, prestando attenzione agli avvenimenti, a quello che dice la gente e ai colori, a tutto quello che avrebbe potuto servirmi per scrivere canzoni. Da questo punto di vista comincerò a viaggiare e a vedere le cose in un altro modo. Mi sentirò più libero.»
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«L'idea di rileggere la tradizione sarebbe anche lodevole, ma è difficile: come fai a rileggere Gaber? Era unico. Con Fabrizio De Andrè c'è una proliferazione sospetta, tutti ne parlano bene ma non quando era in vita. L'unico che ha veramente diritto a cantarlo, a ricoprire il suo ruolo, è Cristiano [il figlio]. A prescindere dalla resa artistica.»
| VOTI: 1 |
«Morgan è amabile e geniale, non facilmente gestibile: ha una caratura a cui gli italiani non sono abituati.»
| VOTI: 1 |
«Nei Settanta si creavano dialettiche brutali ma stimolanti tra artista e giornalista, oggi quasi mai.»
| VOTI: 1 |
«L'acquiescenza mi dà fastidio, i complimenti immotivati mi disturbano.»
| VOTI: 1 |
«La recensione negativa ferisce ma fa quasi "piacere", se ha fondamento.»
| VOTI: 1 |
«In Italia si analizzano le canzoni guardando solo il testo: per me viene prima la musica.»
| VOTI: 3 |
«Se penso ad un attore mi viene subito in mente Carlo Verdone. Egli ha avuto il merito di continuare la tradizione della commedia all'italiana senza mai scendere nella volgarità, come purtroppo accade spesso al giorno d'oggi. Inoltre, anche se non lo conosco personalmente, mi sembra una brava persona, il che non è cosa da poco.»
| VOTI: 1 |
«Certi giorni non so nemmeno | Come pregare | Certe volte non so davvero | Cosa aspettare | Certe notti sono sicuro | Che sbaglio io | Toccami la mano e lo saprò.»
| VOTI: 1 |
«Giornate intere di bonaccia, calma quasi piatta, e poi improvvise scosse elettriche con rincorse verso l'alto o verso il basso. In alto lo spirito filosofico e in basso il fondo dei garbugli umani. Secondo l'umore, secondo la giornata. Troppo terribilmente intelligente per definirlo un buono. Ma quest'ultimo era il Fabrizio De André che preferivo.»
| VOTI: 2 |
«L'amore fa belli gli uomini | sagge le donne | l'amore fa cantare le allodole | dolce la pioggia d'autunno | e vi dico che fa viaggiare, | si' illumina le strade | fa grandi le occasioni | di credere e di imparare. | Cose che fanno ridere | l'amore fa cose che| fanno piangere.»
| VOTI: 1 |
«Erano momenti in cui i miei dischi non funzionavano e le mie canzoni non le voleva nessuno e la persona che determinò curiosità e interesse intorno a me come autore fu proprio Mina. Nel suo disco dal vivo del 1978 presentò due mie canzoni, "Non può morire un'idea" e "Stasera io qui": fu come rompere il ghiaccio e tutto accadde casualmente, con estrema naturalezza. Le serbo veramente una estrema gratitudine.»
| VOTI: 1 |
«La memoria di Fabrizio De André ha diritto oggi a qualcosa di diverso, ne sono più che convinto. Merita più delle agiografie, delle biografie, delle scontate raccolte di canzoni rimasterizzate e reimpacchettate. Merita soprattutto di sfuggire all'aneddotica prêt à porter cui vengono fatalmente adattate le figure dei grandi artisti quando non sono più in grado di confutare o di precisare. Quando gli amici, i compagni di strada, quelli che sanno, che hanno visto, quelli che c'erano, si moltiplicano a dismisura.»
| VOTI: 2 |
«Fabrizio De André è stato ricordato e celebrato, forse ogni singolo giorno dal momento della sua scomparsa, come non era accaduto prima a nessun grande artista italiano. Questo testimonia il vuoto tangibilmente grande che ha lasciato nel cuore e ancor più nel bisogno di conforto dei molti che lo hanno amato.»
| VOTI: 1 |