Jay McInerney

scrittore e sceneggiatore statunitense

«All'epoca non lo sapevamo, ma la nascita degli yuppie potrebbe risalire al 22 settembre del 1982, con la prima puntata di "Family Ties" [in Italia "Casa Keaton"] e l'apparizione di Michael J. Fox nei panni di Alex Keaton, il giovane repubblicano con la ventiquattrore in mano. A ripensarci, sì, Keaton era proprio il proto-yuppie. Nato in Africa da genitori hippie impegnati in interventi umanitari, Keaton porta la cravatta anche in casa, adora la ricchezza, il successo negli affari, Ronald Reagan, e sogna di far carriera a Wall Street.»

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«Esiste ancora probabilmente qualche manipolo di operai sindacalizzati a Brooklyn e nel Queens, che tracannano birra e se la ridono di chiunque frequenti una palestra o vada a chiedere un caffè in un locale che non sia la latteria dell'angolo, ma in generale la cultura yuppie si è tramutata nella cultura comune, se non nella realtà , quanto meno nelle intenzioni. I baccelli degli alieni hanno invaso il mondo. L'ideale della raffinatezza, la venerazione delle grandi marche e dei capi griffati, il culto della perfezione fisica attraverso ginnastica e chirurgia, vi sembrano forse le pittoresche abitudini di un clan ormai estinto?»

tag: cultura realta
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«Nell'essere paranoici c'è di buono che non ci si accorge di essere perseguitati.»

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«Gli uomini parlano con le donne per poterle portare a letto. Le donne vanno a letto con gli uomini per poter parlare con loro.»

tag: donne uomini
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