«Recitare è un grande dispendio di energie, ti svuota completamente, mentre dirigere ti carica.»
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«Truccata e messa davanti ad una macchina da presa a tredici anni non ti rendi conto di quello che fai; mi chiedo spesso cosa sarei oggi se non avessi fatto l'attrice, però è più una curiosità che un rimpianto.»
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«Non vorrei che i miei figli facessero gli attori, anzi faccio di tutto per tenerli lontani dal mio lavoro. Certo se uno di loro venisse da me e mi dicesse "mamma, voglio fare l'attore" non glielo impedirei, ma vorrei che lo facesse in modo del tutto indipendente da me. Devono essere liberi di fare le loro scelte professionali.»
| VOTI: 1 |
«è un piacere lavorare con i bambini perchè ti spingono alla semplicità e alla naturalezza. Un bambino non lo puoi costringere a stare seduto in un certo modo o a fare cose innaturali perchè non durerebbe cinque minuti.»
| VOTI: 1 |
«Quando scelgo un film lo faccio su due elementi fondamentali: la storia e il regista. La storia la devo "sentire" da subito e il regista deve essere uno capace di ottenere il mio rispetto: non recito con registi mediocri perchè so che ne risentirebbe anche la mia prestazione.»
| VOTI: 1 |
«Mi ritengo una persona molto solare, che cerca sempre il lato divertente delle cose, non melodrammatica come i personaggi che mi trovo a interpretare.»
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«Ho iniziato a lavorare a tre anni e certo che il mio approccio è cambiato, con il passare del tempo capisci cosa ti rende veramente felice e cosa no. Ho scelto di tenere ben separate la vita professionale e quella personale, faccio sempre meno film, scegliendoli con maggiore attenzione. Spero di lavorare ancora a 70 anni ma spero soprattutto di portare avanti la mia carriera di regista.»
| VOTI: 1 |
«Mi piacerebbe interpretare delle commedie romantiche ma in America nessuno mi vede romantica.»
| VOTI: 1 |
«Ho imparato che sono felice solo da quando divido nettamente la vita privata dal lavoro, sono felice quando giro pochi film, quando lavoro con registi simpatici e intelligenti, la mia vita privata è al primo posto. Ho iniziato a lavorare a tre anni, il mio punto di vista è cambiato con il tempo e la mia famiglia viene prima di tutto, è una lezione che Hollywood ti insegna.»
| VOTI: 1 |
«Quando si vuole portare avanti un discorso soggettivo e comunicare al pubblico certe informazioni si crea sempre un ambiente sullo stile di Hitchcock, perchè la suspense è proprio questo.»
| VOTI: 1 |
«Essenzialmente ritengo che i film rispetto alla realtà siano intessuti in maniera più fitta per via del tempo ristretto previsto per un lungometraggio. Presentare situazioni sconvolgenti e vestirle attraverso una storia narrata in un film è come porle in un'arena tranquilla, più serena, che permette allo spettatore di affrontare le proprie paure.»
| VOTI: 1 |