«Il vero saggio per sé non provvede: se si spende negli altri, per sé acquista; e, più dona, più ottiene per se stesso.»
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«Chi sa di tutto, certo non è saggio; né chi è saggio, di certo, sa di tutto.»
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«Tutte le creature portano lo yin sulle spalle e lo yang tra le braccia; il soffio vuoto ne fa una miscela armoniosa.»
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«L'uno ha generato il due; il due ha generato il tre; il tre ha generato tutte le creature.»
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«Ciò che è consumato diventerà nuovo.»
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«Ciò che è vuoto diventerà pieno.»
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«Ciò che è curvo diventerà diritto.»
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«Ciò che è spezzato diventerà intero.»
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«Non so chi l'abbia generata [la Via], sembra anteriore alla creazione del mondo.»
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«Parole autentiche non sono adorne; | parole adorne autentiche non sono. | Colui che è buono, non sfoggia parole, | e chi sfoggia parole, non è buono.»
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«Alla nascita l'uomo è molle e debole, | alla morte è duro e forte. | Tutte le creature, l'erbe e le piante | quando vivono son molli e tenere | quando muoiono son aride e secche. | Durezza e forza sono compagne della morte, | mollezza e debolezza sono compagne della vita. | Per questo | chi si fa forte con le armi non vince, | L'albero che è forte viene abbattuto. | Quel che è forte e robusto sta in basso, | quel che è molle e debole sta in alto.»
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«Solo chi non si affaccenda per vivere | è più saggio di chi la vita tiene in pregio.»
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«Le mie parole facilmente si intendono | e facilmente si attuano, | ma nessuno al mondo sa intenderle, | nessuno al mondo sa attuarle.»
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«In antico chi ben praticava il Tao | con esso non rendeva perspicace il popolo, | ma con esso si sforzava di renderlo ottuso: | il popolo con difficoltà si governa | poiché la sua sapienza è troppa.»
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«Pratica il non agire.»
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«Colui che sa, non parla; colui che parla non sa.»
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«Chi si dedica allo studio ogni dì aggiunge, | chi pratica il Tao ogni dì toglie.»
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«Colpa non v'è più grande | che secondar le brame, | sventura non v'è più grande | che non saper accontentarsi, | difetto non v'è più grande | che bramar d'acquistare.»
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«Il Tao generò l'Uno, | l'Uno generò il Due, | il Due generò il Tre, | il Tre generò le diecimila creature. | Le creature voltano le spalle allo yin | e volgono il volto allo yang, | il ch'i infuso le rende armoniose.»
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