Lewis Carroll

scrittore, matematico, fotografo, logico e prete anglicano britannico

Lewis Carroll, pseudonimo di Charles Lutwidge Dodgson, è stato uno scrittore, poeta, matematico, logico e fotografo inglese.
Studiò a Rugby e a Oxford, nel Christ Church College, dove rimase poi sino al 1881 come lettore di matematica pura, scienza alla quale dedicò numerosi trattati.
 
 
Ogni cosa ha la sua morale, se si sa trovarla.
 
 
È famoso per Alice nel paese delle meraviglie che gli fu ispirato da una bambina a cui era molto affezionato.
Grazie ai giochi logici e verbali l’opera ebbe il plauso anche degli adulti. Dato il successo continuò le avventure della bambina con Attraverso lo specchio. Non solo avventure per ragazzi però, Carroll scrisse anche La caccia allo Snark, una buffa poesia nonsense apprezzata dalla critica moderna.
Appassionato di fotografia, esprimeva con i suoi ritratti il suo personale ideale di bellezza e grazia. Trovava questa bellezza, intesa come concetto filosofico, ovunque: dalla matematica all’arte. Carroll/Dodgson viene considerato uno dei più grandi fotografi dell'epoca vittoriana ma fu accusato di pedofilie per alcune foto di nudi artistici.
 
 
Alice cominciava a sentirsi stufa di starsene seduta sul greto, accanto alla sorella, senza saper che cosa fare. Due o tre volte aveva tentato di dare un'occhiata al libro che sua sorella stava leggendo, ma aveva concluso che non doveva essere per niente interessante perché non c'erano né illustrazioni né dialoghi.
A cosa serve un libro senza illustrazioni e senza dialoghi? si domandava
data: 11/30/14 autore:

«È sempre l'ora del tè, e negli intervalli non abbiamo il tempo di lavare le tazze.»

tag: tempo
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«La regola è marmellata domani e marmellata ieri, ma mai marmellata oggi.»

tag: divertenti cibo
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«Preoccupati del significato, e il bel suono verrà da sé.»

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«Sii quello che sembri.»

tag: vita
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«Dreaming of apple on a wall | And dreaming often, dear, | i dreamed that, if i counted all, | How many would appear? | | Sognando di mele sopra un muro | e sognando spesso, cara, | Ho sognato che, contandole tutte, | Quante ne apparirebbero? | | Purtroppo, nella traduzione il gioco risulta irrisolvibile, perché la soluzione è celata in una certa parolina.»

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«Sono molto coraggioso, di solito - disse a voce bassa - solo che oggi mi capita di avere un po' di mal di testa.»

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«Sii quello che sembri.»

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«Life, what is it but a dream? | Cos'è la vita se non un sogno?»

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«Oh, pensa a come sarebbe bello se potessimo passare attraverso lo specchio! Sono sicura che ci sono delle cose bellissime la dentro! Facciamo che ci sia un modo per passarci attraverso, facciamo che sia diventato tutto come un leggero velo di nebbia... ma guarda... si trasforma! Sarà facile passare adesso!»

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«Alice rise: "è inutile che ci provi, non si può credere a una cosa impossibile." | "Oserei dire che non ti sei allenata molto", ribattè la Regina. "Quando ero giovane, mi esercitavo sempre mezz'ora al giorno. A volte riuscivo a credere anche a sei cose impossibili prima di colazione."»

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«Se viceversa così fosse, potrebbe essere; e se così non fosse, sarebbe; ma dato che non è, non si dà.»

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«"Quando uso una parola", Humpty Dumpty disse in tono piuttosto sdegnato, "essa significa esattamente quello che voglio ? né di più né di meno." | "La domanda è", rispose Alice, "se si può fare in modo che le parole abbiano tanti significati diversi." | "La domanda è," replicò Humpty Dumpty, "chi è che comanda ? tutto qui."»

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«Di solito Alice si dava degli ottimi consigli, però poi li seguiva raramente.»

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«"Ma io non voglio andare fra i matti", osservò Alice. | "Bè, non hai altra scelta", disse il Gatto "Qui siamo tutti matti. Io sono matto. Tu sei matta." | "Come lo sai che sono matta?" Disse Alice. | "Per forza," disse il Gatto: "altrimenti non saresti venuta qui."»

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«Chi sa se un giorno avrebbe raccolto intorno a sé altre bambine, per fare che i loro occhi brillassero come stelle al racconto del suo (oramai tanto lontano) viaggio nel Paese delle Meraviglie. | Chissà se avrebbe saputo partecipare, ancora con lo stesso cuore ai piccoli dispiaceri e alle loro semplici gioie, nel ricordo della sua vita di bambina e dei suoi felici giorni d'estate. | Lei era certa che Alice ne sarebbe stata capace.»

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«Chi sa se un giorno avrebbe raccolto intorno a sé altre bambine, per fare che i loro occhi brillassero come stelle al racconto del suo (oramai tanto lontano) viaggio nel Paese delle Meraviglie. | Chissà se avrebbe saputo partecipare, ancora con lo stesso cuore ai piccoli dispiaceri e alle loro semplici gioie, nel ricordo della sua vita di bambina e dei suoi felici giorni d'estate. | Lei era... »

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«Qui devi correre più che puoi per restare nello stesso posto. Se vuoi andare da qualche altra parte, devi correre almeno il doppio!»

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«- Se non c'è nessun senso - disse il re - ci risparmiamo un mondo di fastidi, perché non abbiamo nessun bisogno di trovarcene uno.»

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