«Le stranezze delle persone simpatiche riescono esasperanti, ma non c'è persona simpatica che non sia per qualche verso strana.»
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«Le teorie e le scuole, come i microbi e i globuli, si divorano tra loro e assicurano, con la loro lotta, la continuità della vita.»
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«L'istinto detta il dovere e l'intelligenza fornisce i pretesti per eluderlo.»
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«Nella patologia nervosa, un medico che non dice troppe stupidaggini è un malato guarito per metà.»
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«Nelle persone che amiamo c'é immanente in loro un certo sogno, che non sempre sappiamo discernere e che tuttavia sempre inseguiamo.»
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«Non c'è idea che non porti in sé la sua possibile confutazione.»
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«Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso.»
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«Quando si fa quel che si può, si fa quel che si deve.»
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«Quell'agente patogeno, mille volte più virulento di tutti i microbi, l'idea di essere malati.»
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«Se sognare un poco è pericoloso, la sua cura non è sognare meno ma sognare di più, sognare tutto il tempo.»
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«Si ama solo ciò che non si possiede del tutto.»
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«Tutte le decisioni definitive sono prese in uno stato d'animo che non è destinato a durare.»
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«Tutti siamo costretti, per rendere sopportabile la realtà, a tenere viva in noi qualche piccola follia.»
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«Viviamo di solito nell'abitudine, con il nostro essere ridotto al minimo. Le nostre facoltà restano addormentate, riposando sui guanciali dell'abitudine: essa sa quello che c'è da fare e non ha bisogno di loro.»
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«Non c'è idea che in sè non porti la propria confutazione, o parola la parola contraria.»
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«L'amore é lo spazio e il tempo resi sensibili al cuore.»
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«In amore, é più facile rinunciare a un sentimento che perdere un'abitudine.»
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«Può darsi ch'io scordi, Signora, il vostro | divino profilo d'uccello | e che strappi la mia pazzia | come se balzassi in un cerchio, | ma al soffitto del mio capo i vostri occhi, | fulgidi lumi, brilleranno.»
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