«Davanti a questo pecorino e questa minestra riscaldata... io Vi dichiaro marito e moglie.»
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«Cosa vuol dire amare, figlia mia? Tu lo sai? Amare per me fu tenere il respiro di Italia nelle braccia e scoprire che ogni altro rumore si era spento.»
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«Il cielo di città mi piace perché puzza di basso, di uomini. Il cielo di campagna invece mi fa paura. C'è solo roba del Signore, lassù: stelle, stelloni, nuvole al galoppo. E poi che mi mettevo a fare in campagna? A litigare con gli alberi? Quelli sono tranquilli, beati, ti fanno sentire uno sputo. La natura è tutta arrogante, è roba diretta del Signore, e giustamente un po' di strafottenza ce l'ha.»
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«Ho alzato le mani imbrattate verso il cielo, e ho intimato a Dio di aiutarmi perché se la creatura che avevo sotto i ferri moriva, con lei sarebbero morti gli alberi, i cani, i fiumi, e persino gli angeli. E tutto quello che di creato c'è.»
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«Gli occhi dietro alle lacrime come due pesciolini in un mare troppo stretto.»
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«Voi donne siete mutevoli, pronte a catturare la vita a riempirvi di farfalle. Noi maschi siamo incolonnati lungo il vostro muro come lombrichi.»
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«Così restammo seduti, con la testa piegata all'indietro e il viso piacevolmente rivolto al sole e per un po' lasciammo che il mondo ci corresse accanto inosservato...»
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«La vita è questa... attimi superbi di vicinanza e poi gelide folate di vento.»
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«Per me sono già dietro un vetro, dietro il solito vetro appannato dove confino il mondo quando io non ho voglia di lui e lui non ha voglia di me.»
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«Nella vita capita di rinunciare alle persone migliori a favore di altre che non ci interessano, che non ci fanno del bene, semplicemente ci capitano tra i passi, ci corrompono con le loro menzogne e ci abituano a diventare conigli.»
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«La speranza appartiene ai figli. Noi adulti abbiamo già sperato, e quasi sempre abbiamo perso.»
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«Era una donna, potevi sentire la sostanza della sua persona profonda. Una che ti guarda e non ti lascia. Ti viene a salvare nel fondo dove ti sei impigliato.»
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«Gli piacerebbe riprendere a suonare. Lui non ha mai studiato, andava a istinto. È uno sbaglio andare a istinto. Ti porta fino a un certo punto, poi ti molla. Quando cominci a indurirti non hai più nulla, l'istinto muore giovane. Si trasforma in sospetto. E tu resti un semplice ignorante in balia delle tue emozioni.»
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«"Possiamo farcela. Dobbiamo farcela. Per loro". | Ma non ce la fai mai per i bambini. E loro sanno che non contano, s'industriano. Mettono le tazze per la colazione, spiano gli sguardi, i silenzi. Danno il bacio di qua e di là, con il terrore di sbagliare momento, di sbagliare guancia. Aspettano anche loro. Che l'amore ritorni.»
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«Cosa pretendeva da lui? Tutto. Semplicemente tutto. E questo era stato il vero sbaglio. Chiudersi in un solo amore e chiedergli tutto. Semplicemente perché di tutto hai bisogno.»
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«I nail Shop. La città si è riempita di questi negozi per unghie. Quando passi davanti a quel buco illuminato, a ogni ora del giorno, vedi donne con le mani affilate, le dita aperte, come davanti a un veggente, a qualcuno che possa indicare loro una via dentro se stesse.»
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«Pensava a quelle scopate. Forse a una in particolare. Ce n'è sempre una che viene meglio e non sai perché. Lo sai solo dopo. Quando ci ripensi.»
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«Come gli manca uno sguardo così. Se non lo conosci vivacchi e non ti manca. Ma se una stronza ti ha posato addosso quelle ali lì, ti ha fatto sentire l'eroe di una sceneggiatura temeraria, rimani tutta la vita un mendicante che va in giro a cercare quelle palpebre che si aprono solo per guardarti e si chiudono per imprigionarti.»
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«Non sembrava offesa. Non se la prendeva mai, anche quando se la prendeva. Tornava subito sui suoi passi. Non aveva una grande considerazione di se stessa. Una di quelle persone con le quali è quasi impossibile litigare. Non entrano mai in collisione con le energie sballate degli altri, si scansano un attimo prima, oppure si lasciano incenerire senza smettere di sorridere.»
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«Sapevo che non ero cambiata, che ero sempre la stessa, e che forse non si cambia, semplicemente ci si adatta.»
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