Martin Buber

«L'umanità  e il genere umano divengono in incontri autentici. Qui l'uomo si apprende non semplicemente limitato dagli uomini, rimandato alla propria finitezza, parzialità , bisogno di integrazione, ma viene esaudito il proprio rapporto alla verità  attraverso quello distinto, secondo l'individuazione, dell'altro, distinto per far sorgere e sviluppare un rapporto determinato alla stessa verità .»

«L'autentico dialogo e quindi ogni reale compimento della relazione interumana significa accettazione dell'alterità .»

«Nessun uomo è pura persona, nessuno è pura individualità . Ognuno vive nell'Io dal duplice volto.»

«La partecipazione è tanto più completa quanto più immediato è il contatto del Tu. è la partecipazione alla realtà  che fa l'Io reale; ed esso è tanto più reale quanto più completa è la partecipazione.»

«Tutta la realtà  è un agire cui io partecipo senza potermi adattare a essa. Dove non v'è partecipazione non v'è nemmeno realtà . Dove v'è egoismo non v'è realtà .»

«Chi sta nella relazione partecipa a una realtà , cioè a un essere, che non è puramente in lui nè puramente fuori di lui.»

«Lo scopo della relazione è la sua stessa essenza, ovvero il contatto con il Tu; poichè attraverso il contatto ogni Tu coglie un alito del Tu, cioè della vita eterna.»

«Il successo non è uno dei nomi di Dio.»

«Come potrebbe esistere l'uomo se Dio non avesse bisogno di lui, e come potresti esistere tu? Hai bisogno di Dio per esistere, e Dio ha bisogno di te: questo è il significato della vita.»

«Le anime non raccontano di se stesse, ma di ciò che su di esse ha agito; quanto apprendiamo dal loro racconto non appartiene perciò soltanto alla psicologia, ma alla vita.»

«Senza essere e rimanere se stessi, non c'è amore.»

«La vera battaglia non è fra Est e Ovest, o capitalismo e comunismo, ma fra educazione e propaganda.»