«Non possiamo più dire "tanto ce penza Dio": quando si è trattato e si tratta di Napoli, nessun dio finora ha mai fatto niente.»
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«Io faccio sempre il pagliaccio, Totò ci ricordava che non siamo nient'altro che guitti, sempre e comunque. Ma sono anche un pianoforte di cui vengono usati tutti i tasti. Sono stato fortunato, mi hanno promosso come boxeur e come circense, come ballerino e come cantante, come attore drammatico e brillante. Ma mi hanno bocciato come presentatore. Ci ho provato, ho fallito, non lo faccio più.»
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«[Parlando del Festival di Sanremo] E' una cosa da far fare ai giovani. È uno spazio per i giovani, perché nascano nuove realtà. Noi siamo vecchi, stiamocene a fare le nostre cose, che sappiamo fare meglio, senza andare a Sanremo a rubare spazio ai giovani.»
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«L'universo femminile è meraviglioso, e a noi ancora tanto sconosciuto, ed è giusto che rimanga così, perché è parte di ciò che ci affascina in questo animale meraviglioso che è la donna.»
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«La donna è un essere straordinario: anche se facciamo finta di essere i più forti, in realtà sono loro a guidarci con la loro bacchetta. Ed è giusto che sia così.»
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«Mi sento un ragazzino... L'elisir di giovinezza mi viene regalato dal pubblico. A fine di ogni spettacolo li aspetto in camerino, anche uno per uno: non potrò mai dar loro quello che hanno dato a me. Mi piacerebbe che mio padre, che non c'è più, potesse vedermi: lui non mi aveva mai perdonato di aver abbandonato la canzone per fare la "persona seria", diceva lui, ovvero per recitare.»
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