«La normale realtà in cui viviamo e navighiamo a occhi sbarrati è una realtà intasata. Occorre creare spazi vuoti e silenzi nelle parole.»
| VOTI: 1 |
«Io guardo il mondo che mi circonda e con esso alimento il mio esercizio artistico. Me ne servo e lo uso. Non mi chiamo fuori e ne faccio una nervatura dei miei lavori. Tutto dovrebbe esserci familiare, ma poi tutto ci diventa estraneo.»
| VOTI: 1 |
«Non è un Dio che sa la verità a parlare attraverso l'arte. Non c'è qui nessun divino invasamento, solo l'esercizio di un silenzio che permette di aprire gli occhi.»
| VOTI: 1 |
«[L'arte] forse ci parla togliendoci le parole, creando dei silenzi nelle nostre - troppe - parole.»
| VOTI: 1 |
«L'arte può rappresentare la follia, ma soprattutto l'arte presenta la follia.»
| VOTI: 2 |
«C'è della follia nell'arte e magari anche nei miei lavori. Certo, anche la parola follia è una parola usurata, limitata e perfino normalizzata.»
| VOTI: 1 |
«L'intuizione è una specie di fiuto e senza il proprio fiuto non si può fare niente.»
| VOTI: 1 |
«È qualcosa che faccio in modo molto intuitivo, semplicemente perché non sono in grado di lavorare diversamente.»
| VOTI: 1 |
«Non penso che nel mio lavoro l'accento cada sulla collaborazione, ma piuttosto sul processo di scambio. Così l'opera è là, e appartiene a tutti.»
| VOTI: 1 |
«Non so se si tratti di umiltà o generosità. Non riesco a far niente senza altre persone: sì, probabilmente sono vuoto, inutile. Ma non so se poi sia proprio una collaborazione. È uno scambio, una forma di editing.»
| VOTI: 2 |
«Certo ora il mio lavoro è più controllato e quindi meno definito rispetto ai primi lavori, quindi risulta più difficile da interpretare. Lavoro parecchio in collaborazione.»
| VOTI: 1 |
«La gente a volte dice che non ho un mio stile, ma ciò accade semplicemente perché sto cercando di tenere vivo l'entusiasmo, e non si può essere entusiasti seguendo una formula.»
| VOTI: 1 |
«Cerco ogni volta di trovare l'entusiasmo in ciò che faccio e ho sempre paura di ripetermi.»
| VOTI: 1 |
«Non so disegnare, non so dipingere e non so scolpire. Le mie cose non le tocco proprio. È il vuoto che mi concentra e mi dà delle idee.»
| VOTI: 1 |
«Guardo, invento e faccio produrre.»
| VOTI: 1 |
«Ho scoperto che esiste un nuovo potere legato a forme di comunicazione diverse, come nella pubblicità per esempio. È qualcosa che mi ha attratto fin dall'inizio, ma che ho imparato a conoscere molto lentamente. Così adesso vedo che l'arte ha un grande potenziale per inserirsi in un dibattito più ampio, per uscire nel mondo esterno e raggiungere un pubblico incredibile. E io lo faccio con quello che mi è permesso.»
| VOTI: 1 |
«Vi sono galleristi sicuramente dediti ai loro artisti e che mantengono intatta la loro capacità di imporre figure nuove e interessanti, ma che rimangono comunque abilissimi uomini - o in altri casi donne - d'affari. Anche se nella maggior parte dei casi il senso di libertà e la posizione etica rispetto alla vita sono per loro un buon modo per giudicare un artista. In altri casi sono spesso convinti di scoprirli, di dare loro visibilità e di creare un mercato.»
| VOTI: 1 |
«Il buon gusto, come il gusto, sono cose da gelatai. Lo scandalo è parte dell'opera, non l'intera opera.»
| VOTI: 3 |
«Dobbiamo tutti abituarci all'idea che non ci sono chiavi e che non ci sono serrature. Solo porte girevoli.»
| VOTI: 1 |