«Il rock è un modo meraviglioso per fare soldi. Il mondo dello spettacolo, soprattutto le pop star, hanno fatto un lavoro eccellente per combattere l'Aids. Invece la comunità internazionale degli scrittori arranca penosamente. Sembra che non siamo in grado di coordinare il nostro impegno umanitario, ognuno fa quello che può per conto proprio.»
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«Nel Mali ho visto un computer nel municipio e uno in una scuola. Ma non c'è corrente elettrica per farlo funzionare. Poco male, dicono le agenzie per lo sviluppo, ci mettiamo un generatore. E i soldi per il carburante dove li trovano? Internet non è la risposta per ogni problema.»
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«Le agenzie internazionali ignorano un fatto sostanziale: spesso nei paesi in via di sviluppo mancano le strutture di base per fornire un qualsiasi aiuto.»
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«Molto spesso le decisioni che riguardano i paesi in via di sviluppo sono prese dai paesi più ricchi, senza consultare i diretti interessati.»
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«Dobbiamo chiederci chi è un clandestino, uno che non ha il permesso di soggiornare in un paese. E' una persona senza futuro perchè non ha un'identità da rivendicare. Diventa una presenza illegale, illegittima. E' qui, ma al tempo stesso non è qui. Vive su una soglia. E' una "non persona".»
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«Viviamo nella speranza e costantemente quella speranza è sfidata dalla storia, la storia sfida la nostra speranza, dobbiamo combattere contro gli eventi che emergono dalla storia. Speriamo, ma dobbiamo combattere contro la storia per tenere viva la speranza.»
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«Di pregiudizi razziali verso i diversi è ancora pieno il mondo ed essi costituiscono ancora la base di molti conflitti. Credo che questi problemi non debbano essere risolti su basi eroiche, sono qualcosa che richiede pazienza e talento, che comporta fallimenti.»
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«Abbiamo sconfitto l'apartheid ma dobbiamo ancora combattere il resto dei pregiudizi rimasti nella testa della gente.»
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«La responsabilità è ciò che attende fuori dell'Eden della creatività .»
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«In uno dei miei primi romanzi uno dei personaggi diceva di essere nato in un paese in cui c'erano ancora eroi. Credo che ciò fosse molto insolito nel mondo, non sono più molti i paesi con eroi. Ci sono forse persone che sembrano vivere una vita da santi, ma non da eroi, i santi sono in qualche modo passivi, gli eroi affrontano rischi, sono attivi.»
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«Bisogna guardare le cose come stanno, descriverle nella loro complessità e il giudizio deve essere lasciato al lettore.»
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«Prima di essere scrittori siamo esseri umani e in un paese diviso in due schieramenti si è naturalmente portati a prendere posizione. Ma nei nostri romanzi e nei nostri racconti, di questo sono convinta, non possiamo rappresentare chi la pensa come noi come angeli e tutti gli altri come diavoli.»
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«La prima delle nostre responsabilità sia quella di scrivere meglio possibile, il primo dovere che abbiamo è nei confronti del nostro talento di scrittori, il che significa cercare di descrivere la realtà così come la percepiamo.»
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«Gli scrittori nascono con un'eccezionale capacità di osservazione: sin dall'infanzia guardano le persone, le cose, la vita, se stessi in modo incessante e piano piano cominciano a interpretare certi tratti, certe scene che non sono ovvie, che non sono in superficie.»
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«Credo che in Sudafrica abbiamo avuto dei veri eroi, Nelson Mandela ne è l'esempio massimo, ma come lui ci sono stati molte altre persone che hanno rischiato la vita, che sono state in prigione. In misura molto minore anche gli scrittori hanno rischiato e hanno affrontato la possibilità che i loro libri fossero messi al bando e non letti a causa delle loro convinzioni.»
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«Si fallisce ovunque nel mondo cercando di tenere insieme persone diverse, ma si deve perseverare. Questo è il modo per continuare a credere che la vita valga la pena di essere vissuta.»
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