«Così noi viviamo, per sempre prendendo congedo.»
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«Il futuro entra in noi, per trasformarsi in noi, molto prima che sia accaduto.»
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«Importante è ricordare, ma più importante è dimenticare.»
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«L'amore è l'occasione unica di maturare, di prendere forma, di diventare in noi stessi un mondo.»
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«L'amore è questo: che due solitudini si proteggano a vicenda, si tocchino, si salutino.»
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«Nessun vento è favorevole per chi non sa dove andare, ma per noi che sappiamo, anche la brezza sarà preziosa.»
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«Ai sospiri dell'amata | la notte intera si innalza; | una carezza leggera | percorre il cielo stupito. | E allora è come se nell'universo | una forza elementare | ridiventasse la madre | di tutto l'amore smarrito.»
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«Sii paziente verso tutto ciò | che è irrisolto nel tuo cuore e... | cerca di amare le domande, che sono simili a | stanze chiuse a chiave e a libri scritti | in una lingua straniera. | Non cercare ora le risposte che possono esserti date | poichè non saresti capace di convivere con esse. | E il punto è vivere ogni cosa. Vivere le domande ora. | Forse ti sarà dato, senza che tu te ne accorga, | di vivere fino al lontano | giorno in cui avrai la risposta.»
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«Non posso ricordare. Ma quei momenti | puri dureranno in me come | in fondo a un vaso troppo pieno. | Non penso a te, ma sono per amore tuo | e questo mi dà forza. | Non ti invento nei luoghi | che adesso senza te non hanno senso. | Il tuo non esserci | è già caldo di te, ed è più vero, | più del tuo mancarmi. La nostalgia | spesso non distingue. Perché | cercare allora se il tuo influsso | già sento su di me lieve | come un raggio di luna alla finestra.»
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«Vien da lungi la Sera, camminando | per la pineta tacita, di neve. | Poi, contro tutte le finestre preme | le sue gelide guance; e, zitta, origlia. | Si fa silenzio, allora, in ogni casa. | Siedono i vecchi, meditando. I bimbi | non si attentano ancora ai loro giuochi. | Cade di mano alle fantesche il fuso. | | La Sera ascolta, trepida, pei vetri; | tutti - all'interno - ascoltano la Sera.»
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«In grembo alla notte nevosa, d'argento, | immensa si stende dormendo, ogni cosa. | | Solo una eterna sofferenza è desta | dentro l'anima mia. | | E mi domandi perché mai si tace | l'anima mia, senza versarsi in grembo | alla notte che sogna? | | Colma di me, traboccherebbe tutta | a spegnere le stelle.»
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«Un giorno esisterà la fanciulla e la donna, il cui nome non significherà più soltanto un contrapposto al maschile, ma qualcosa per sé, qualcosa per cui non si penserà a completamento e confine, ma solo a vita reale: l'umanità femminile. Questo progresso trasformerà l'esperienza dell'amore, che ora è piena d'errore, la muterà dal fondo, la riplasmerà in una relazione da essere umano a essere umano, non più da maschio a femmina. E questo più umano amore somiglierà a quello che noi faticosamente prepariamo, all'amore che in questo consiste, che due solitudini si custodiscano, delimitino e salutino a vicenda.»
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«L'amore consiste in questo, che due solitudini si proteggono a vicenda, si toccano, si salutano.»
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«L'amore è l'occasione unica per maturare, per prendere forma, per diventare in se stessi un mondo.»
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«Che cosa è mai la gloria se non la somma dei malintesi raccolti intorno a un grande nome?»
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«Il futuro entra in noi, per trasformarsi in noi, molto prima che sia accaduto.»
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«Così noi viviamo, per sempre prendendo congedo.»
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«Importante è ricordare, ma più importante è dimenticare.»
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«Nessun vento è favorevole per chi non sa dove andare, ma per noi che sappiamo, anche la brezza sarà preziosa.»
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«Come potrei trattenerla in me, la mia anima, che la tua non sfiori; come levarla, oltre te, ad altre cose?»
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