«Il lavoro vero è sulla nostra mente e la mente è la stessa se lavori in un film, se sei in una caverna o se lavori per un giornale. C'è un lato positivo nell'incontrare sulla propria strada aspetti negativi della realtà esterna. E' che puoi scoprire meglio la natura della tua mente. Se vieni messo in una situazione violenta e c'è della violenza che emerge dentro di te, sei consapevole di quell'aspetto di te stesso. Un uomo seduto in una caverna fa più fatica ad essere cosciente dei suoi limiti. Vivere in mezzo alle persone, a contatto con la realtà è una grande forma d'insegnamento. Se si vede la vita da questo punto di vista, il nostro peggiore nemico può diventare il nostro migliore maestro.»
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«Sono sempre in cerca di qualcosa che abbia un significato, un'emozione, un'ispirazione, qualcosa che sia importante, che sia nuovo. Cerco dunque delle sceneggiature che mi sorprendano, che mi tocchino. Irrazionalmente invece ci sono delle storie e dei personaggi, che al di là di ogni ragionamento, mi attirano e senza neanche sapere bene perchè, mi sento costretto a parteciparvi.»
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