Roberto Cavalli

«Quello che manca è il rendere la cultura a portata di tutti e non un privilegio di pochi. Sono convinto che se i musei italiani non fossero a pagamento ci sarebbe molta più gente che vi si recherebbe, magari gente non particolarmente appassionata ma che potrebbe invece scoprirsi tale.»

«La poesia mi piace ma difficilmente mi avvicino ad un libro di poesie leggendolo dall'inizio fino alla fine; preferisco aprirlo a caso su una pagina e cogliere il significato "naive" che le parole riescono trasmettermi in quel momento.»

«Le aziende che creano moda devono non solo continuare a proporre beni ad alto livello qualitativo, ma devono tenersi continuamente aggiornate sulle molteplici tendenze e, dove possibile, anticiparle.»

«La moda può e deve migliorare. Una cosa che ho imparato in questi anni e che considero legge è che non bisogna mai dare per scontati i risultati ottenuti e crogiolarsi nel proprio successo.»

«Ho sempre considerato la beneficenza come un fatto privato. Volere aiutare chi è meno fortunato è un obbligo morale ma a mio avviso dovrebbe rimanere un gesto personale. Non amo chi sfrutta la sofferenza altrui per farsi pubblicità. Al contempo però non credo che tutti gli eventi organizzati a scopo benefico siano da giudicare: in fondo l'importante è aiutare chi ha bisogno.»

«Un bell'abito può essere emozionante come una poesia.»

«Quando ero ancora un bambino mio nonno mi lasciò in eredità una tavolozza di colori con pennelli, un regalo per me preziosissimo, e credo sia stato proprio quello l'inizio della mia passione per l'arte.»

«Un posto di rilievo in azienda i figli devono conquistarlo con le unghie e con i denti.»

«Sono contrario a pagare le mie star. Certo che chi racconta che le dive lavorano per amicizia, dice balle.»

«Dovessi associare le mie creazioni ad un movimento forse sceglierei l'impressionismo, non fosse altro che per la ricchezza di colori che caratterizza tali opere.»

«Non mi ritirerò mai, perché mi annoierei a non lavorare e penso che i miei 625 dipendenti sciopererebbero per farmi restare. Sto simpatico a tutti, alla gente e ai collaboratori, perché saluto e sono alla mano. Non come tanti miei colleghi che se la tirano.»

«Si cade spesso nell'errore di considerare la Moda come qualcosa di troppo frivolo e superficiale piuttosto che una forma d'arte. Eppure non ha nulla a che invidiare alla altre discipline. In una collezione si miscelano colori, idee, sogni, proiezioni, emozioni, come un film, una musica o un quadro. Se vogliamo esagerare anche un abito da sera ha una sua architettura.»

«Sembra proprio che senza le celebrities - che non amo - il mercato non si accorga dei prodotti.»

«Mi considero un artista, con l'unica differenza che le mie creazioni si indossano, non si appendono ad un muro.»