Sergej Esenin
poeta russo
Sergej Esenin è stato un poeta russo.
E non torturarmi con i divieti. Ti prego non parlarne nemmeno. Sono nato poeta e come poeta voglio baciarti.
Dopo gli studi universitari si trasferì a San Pietroburgo, dove conobbe i compagni poeti Aleksandr Blok, Sergej Gorodeckij, Nikolaj Kljuev e Andrej Belyj.
E fu a San Pietroburgo che divenne famoso nei circoli di letteratura, facendosi conoscere con poesie a carattere folkoristico. Incarnò perfettamente l’idea di poeta romantico con il suo stile ma anche con la sua vita tormentata e i suoi numerosi amori. S’innamorava frequentemente e si sposò molte volte.
Avanti, baciami, baciami tantissimo,
fino al dolore e al sangue.
La fermezza non va d'accordo
con l'onda effervescente del cuore.
Gli ultimi due anni della sua vita furono i più difficili per lui, la dipendenza dall'alcol gli creava allucinazioni e instabilità fino a che non pose fine al suo dolore uccidendosi a soli 30 anni. Sebbene molti credano che il suo suicidio, compreso l’ultima poesia-testamento scritta col sangue, sia una montatura e che realtà sia stato ucciso dal GPU.
Teneramente malato di memorie infantili,
sogno la nebbia e l'umido delle sere d'aprile.
E non torturarmi con i divieti. Ti prego non parlarne nemmeno. Sono nato poeta e come poeta voglio baciarti.
Dopo gli studi universitari si trasferì a San Pietroburgo, dove conobbe i compagni poeti Aleksandr Blok, Sergej Gorodeckij, Nikolaj Kljuev e Andrej Belyj.
E fu a San Pietroburgo che divenne famoso nei circoli di letteratura, facendosi conoscere con poesie a carattere folkoristico. Incarnò perfettamente l’idea di poeta romantico con il suo stile ma anche con la sua vita tormentata e i suoi numerosi amori. S’innamorava frequentemente e si sposò molte volte.
Avanti, baciami, baciami tantissimo,
fino al dolore e al sangue.
La fermezza non va d'accordo
con l'onda effervescente del cuore.
Gli ultimi due anni della sua vita furono i più difficili per lui, la dipendenza dall'alcol gli creava allucinazioni e instabilità fino a che non pose fine al suo dolore uccidendosi a soli 30 anni. Sebbene molti credano che il suo suicidio, compreso l’ultima poesia-testamento scritta col sangue, sia una montatura e che realtà sia stato ucciso dal GPU.
Teneramente malato di memorie infantili,
sogno la nebbia e l'umido delle sere d'aprile.
data: 08/23/14 autore:
«Voglio vivere, vivere, vivere/ Ditemi che fare per amor del cielo/ E io qualunque cosa farò/ Pur di stormire nel giardino dei viventi.»
| | VOTI: 1 |
«Mi piace spettinato camminare/ col capo sulle spalle come un lume/ e così mi diverto a rischiarare/ il vostro triste autunno senza piume.»
| | VOTI: 1 |
«O caro amico addio, senza parole,/ senza versare lacrime o sorridere./ Morire non è nuovo sotto il sole,/ ma più nuovo non è nemmeno vivere.»
| | VOTI: 1 |
«Teneramente malato di memorie infantili/ Sogno la nebbia e l'umido delle sere d'aprile.»
| | VOTI: 1 |
«Ho vergogna di aver creduto in Dio,/ ma mi duole di non credervi più.»
| | VOTI: 1 |
«Morire non è nuovo sotto il sole, ma nuovo non è più nemmeno vivere.»
| | VOTI: 1 |
«In ogni cosa viva c'è un'impronta. Segnata a fondo dalla prima età .»
| | VOTI: 1 |
«La luna, rana d'oro del cielo.»
| | VOTI: 1 |
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