«Non approvo gli attori che si buttano in politica. Penso che ognuno dovrebbe fare quello che sa far meglio, e saper recitare non è certo uno dei talenti che dovrebbe avere un politico.»
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«Dall'11 settembre 2001 ho deciso di lasciarmi andare, di arrendermi completamente alla vita. C'è qualcosa di positivo in questo. Quando smetti di cercare di fare in modo che le cose accadano, queste accadono. Ho imparato ad arrendermi alla vita, a tutto quello che l'universo vuole da me. Dopo quella tragedia che ho deciso di farmi trasportare dall'onda. Di smetterla di voler controllare tutto, tanto niente si può controllare. Combattere in nome di Dio: è mostruoso.»
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«Ormai Hollywood è governata dal marketing, non dall'estro di un artista. E visto che Hollywood non mi piace più mi sono trasferita nel Nuovo Messico e scrivo sceneggiature. Non ho intenzione di smettere, ma quando non recito scappo nel mio ranch dove vivo la mia vita solitaria.»
| VOTI: 1 |
«Ho smesso di andare a fare la spesa a causa dei paparazzi. Sono sempre intorno, non ti lasciano in pace, sono invadenti, terribili.»
| VOTI: 1 |
«Mi mancano le commedie dolci e divertenti di una volta, che trasmettevano un messaggio.»
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«Un grande regalo che mi hanno fatto i miei genitori è stato quello di non introdurmi alla religione. Così facendo mi hanno resa ancor più spirituale. Al contrario di chi è religioso, non ho paura di esplorare tutto ciò che è metafisico. Ho una mente aperta e sondare altre verità , altre dimensioni, è divertente. è fondamentalmente fisica quantistica, è ciò di cui Einstein ci parlava. Non sono teorie facili da comprendere, soprattutto per chi è condizionato dal credo, un credo che non si pone domande. Si alzano la mattina e si fanno il segno della croce. Senza chiedersi il perchè. Io mi faccio domande e infatti la gente dice che sono un po' matta. Non sono matta, sono la persona più semplice e diretta che esista sulla terra. Non ho più tempo per essere troppo complessa.»
| VOTI: 1 |
«In passato quando un film usciva ricevevi una telefonata dalla casa di produzione che ti invitava alla premiere dove erano ad attenderti due fotografi e due giornalisti di numero, che ti facevano quattro fotografie e due domande. Entravi, vedevi il film e ritornavi a casa. Ora c'è un lunghissimo tappeto rosso e, ai lati, una marea di fotografi. Non mi piace, non riesco a trattenere il respiro per tutto quel tempo.»
| VOTI: 1 |