Tommaso Campanella, al secolo Giovan Domenico Campanella, è stato un filosofo teologo poeta e frate. Ancora adolescente entrò nell'Ordine domenicano con il nome di Tommaso, in onore del Santo filosofo, ma ben presto le sue idee filosofiche lo portarono a processi per eresia e imprigionamenti. Il filosofo si ispirò al pensiero di Telesio, almeno all'inizio dell'attività, poi sviluppo un suo ideale politico rappresentato da una repubblica universale a carattere teocratico, il modello utopico descritto nella sua opera La città del sole del 1602. Fu attivo anche politicamente, architettò un'insurrezione contro il regime spagnolo nell'Italia meridionale che fu però un fallimento.
Fu condannato per le sue idee politiche e religiose, scontò 26 anni di carcere riuscendo ad evitare la pena capitale fingendosi pazzo. Uscito di prigione ebbe di nuovo problemi e fuggí a Parigi dove ottenne la protezione del cardinal Richelieu e così finí suoi giorni in Francia.
E quanto più intendo quanto più ignoro.
«L'ottima repubblica è quella dove ciascuno è eletto a fare quello officio al è nato, perché allora regge la ragione. Pessima è dove fa officio contra quello per che è nato, perché la regge il caso. Mista è dove in parte fanno l'ufficio secondo la natura et i parte non, perché regge la raggione e il caso insieme.»
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«La morte è dolce a chi la vita è amara.»
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«Anzi è chiaro che tutto il genere umano, non solo questo o quell'individuo, è tenuto a dedicarsi alle scienze. Infatti Dio creò l'uomo, affinché lo conoscesse, e conoscendolo lo amasse, e amandolo ne godesse; per questa ragione l'uomo è stato creato razionale e dotato di sensi. Invece l'uomo, se è vero che la ragione è fatta per le scienze, qualora non utilizzasse questo dono di Dio secondo il progetto divino, agirebbe contro l'ordine naturale di Dio? Come suole notare Crisostomo? Quasi non volesse usare i piedi per camminare.»
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«Più naturale è il dominio e la comunità dove il bene è più comune a tutti: e violento è più, dove è manco comune.»
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«Anzi è chiaro che tutto il genere umano, non solo questo o quell'individuo, è tenuto a dedicarsi alle scienze. Infatti Dio creò l'uomo, affinché lo conoscesse, e conoscendolo lo amasse, e amandolo ne godesse; per questa ragione l'uomo è stato creato razionale e dotato di sensi. Invece l'uomo, se è vero che la ragione è fatta per le scienze, qualora non utilizzasse questo dono di Dio secondo il... »
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