«Ho avuto nella mia carriera la fortuna di essere numero 1, mumero 10, numero 50, numero 100, poi di nuovo numero 1 ecc. ecc. Oggi per uno come me è fondamentale scrivere e cantare quello che mi piace e mi emoziona. Non devo più necessariamente vincere i 100 metri come Bolt.»
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«Non sono così affezionato al mio repertorio come si potrebbe pensare. So che è un grande repertorio ma lo vivo e lo rivaluto solo quando lo suono dal vivo. Non esiste una mia canzone preferita.»
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«Non sono stato il primo né sarò l'ultimo a cambiare le sonorità strada facendo. Ogni musicista, a partire dai Beatles, l'ha fatto.»
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«I cantanti della mia generazione avevano un futuro perché allora le case discografiche erano un porto sicuro. Oggi non lo sono più perché non sono più gestite da persone competenti.»
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«Questi cantanti sfornati da "Amici e "X-Factor" sono ragazzi sfortunati. In loro, nonostante la grande voglia che hanno, non vedo i talenti del domani. Non mi emozionano assolutamente quando li ascolto, né a livello di scrittura delle canzoni, né a livello vocale.»
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