«Zelig è stata la mia casa per sei anni, un'esperienza fantastica, ma c'è un momento in cui anche le cose più belle perdono di forza propulsiva. Credo sia il momento di volgere lo sguardo altrove, con il timore di lasciare il certo per l'incerto, ma con l'adrenalina senza cui questo mestiere perderebbe gran parte del suo fascino.»
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«A Barcellona, che è diventata una delle città più cosmopolite, nessuno si permette di buttare una carta per terra. Ti viene automatico perché guardandoti intorno vedi che non si fa. Milano è una città che ha luoghi nascosti bellissimi, ma è trascurata, potrebbe dare molto di più. Vai in alcune vie ed è sporco, lasciato andare, logico che il cittadino dica chissenefrega, carta più carta meno.»
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«Siamo diventati tutti bravi a criticare, quando dovremmo invece guardare a noi stessi. Quasi sempre quelli che accusano gli altri, quelli che fanno i più moralisti, sono i peggiori.»
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«Per la gente Vanessa è la svampita, Claudio quello che la bastona. Ognuno prende un ruolo e quello gli rimane, diventiamo come dei fumetti.»
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«Quando diventi mamma il tuo viso e i tuoi occhi cambiano. In un certo senso maturi, sei più consapevole di quello che sei e quello che vuoi.»
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«Quando sono rimasta incinta mi hanno attaccato perché ero ingrassata. Questa storia per me è stata dolorosa, poi ci ho giocato sopra perché mi piace sdrammatizzare le cose, ma sembrava avessi ucciso il papa. Ero soltanto ingrassata, e per una donna dopo il parto è un processo fisico normale.»
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«Nella vita ho sempre paura di essere ferita. Forse è una protezione inconscia, mi circondo di persone di cui so che posso fidarmi. I miei più cari amici li conosco da vent'anni, ho estrema fiducia in loro, mi fanno stare bene.»
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«Ti innamori delle persone di cui ti circondi, quelle che entrano nella monotonia della tua vita. Io sono timida, mi vergogno molto. Non mi piace che mi guardino. È una contraddizione, perché lavoro su un palco, sono spesso in vista.»
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«La vita cambia, normale che cambi anche l'amore. Se di base c'è un fuoco, un'attrazione che tiene uniti, la passione resta, ma non si può pretendere dopo dieci anni di paragonare tutto al primo o al secondo anno. L'amore è anche un gioco.»
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«Non potrei stare con un uomo che dice "ti voglio tutta per me". Alla fine non sei obbligato a stare con una persona, la scegli e metti in preventivo come è. Non puoi pretendere di cambiarla. Se ti innamori devi accettarla.»
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«Sono miope, due e mezzo da una parte e due dall'altra. Io non ci vedo proprio, e quando Bisio lo dice non scherza. Per dire, un gobbo non riuscirei mai a leggerlo. Mi consolo, dicono che le attrici miopi hanno uno sguardo più intenso.»
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«Il divismo aveva un senso negli anni Cinquanta, oggi sarebbe ridicolo.»
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«Ho sempre un po' paura prima di iniziare una nuova avventura televisiva, tuttavia vivo con l'ingenuità di provare. Mi sono sempre buttata. Se va... bene. Sennò, che me frega.»
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«Donne e uomini non si capiranno mai. C'è un libro che consiglio alle amiche, soprattutto alle più giovani, "Le donne vengono da Venere, gli uomini da Marte". Non possiamo vivere uno senza l'altro, però sotto molti aspetti siamo due mondi diversi. Ma va bene così.»
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«Quello con un figlio è un legame per sempre, ed è la prima volta che il "per sempre" è bellissimo e non un peso. Ho capito che l'unico vero uomo nella vita di una donna è un figlio.»
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«In Spagna quasi il 50 per cento dei programmi vive di gossip. Una vergogna, il trash del trash, e questo per fortuna in Italia non c'è. Però là non c'è l'uso della donna che si fa nella tv italiana. Ci sono gli stessi format, gli stessi programmi, ma non vedi le ragazze che ballano, le veline, le letterine.»
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«Ormai basta niente per diventare personaggio. Vengono nominati come show girl, attori, conduttori persone che non lo sono. E questo non lo trovo giusto. Non puoi paragonare una notte di gloria con anni di gavetta. Come se io mi dicessi architetto perché una volta ho arredato una casa.»
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«Il problema del razzismo in Italia c'è da molto tempo. Io non sopporto la parola "terrone", mi fa schifo. La divisione fra Sud e Nord è già razzismo. In Spagna, per esempio, non esiste, ci sono i catalani, i sivigliani, i baschi... ogni regione ha un suo modo di vivere e una sua realtà, però lo spagnolo è lo spagnolo. Quando si descrive un reato non si dice un catalano ha ucciso…. L'ignoranza, che è l'arma più pericolosa al mondo, e purtroppo esiste, mette tutto in un calderone. Cosa sappiamo delle persone che incontriamo per strada? Perché insultare uno che vediamo diverso da noi? Che ne sai tu se quello lavora o no, se ha famiglia e se soffre? Per tornare alla violenza, sicuramente bisogna mettere un freno, ma la legge deve essere uguale per tutti, castigare sia l'albanese che l'italiano o lo spagnolo se hanno commesso un reato. La legge italiana non è sbagliata, ma è come viene usata che fa riflettere.»
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«La tv non può essere vista come la causa di disgrazie e dolori. Ognuno sceglie quello che vuole.»
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«C'è chi identifica nei ragazzi del Grande Fratello e di altri reality che inseguono solo la popolarità. Ma c'è anche una realtà diversa. Buona parte della gioventù, mia sorella per esempio, è ancora sana e viva, lotta per dei valori, ha voglia di cambiare il mondo. Desidera altre cose dall'apparire o dal potere. Ma di questi non si parla mai. E mi ci metto anch'io, questo tipo di programmi non rispecchia quello che voglio per i miei figli.»
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