«[Ai politici] Permettete che gli scrittori antepongono al vostro esempio quello dei maestri della cristiana sapienza; i quali non risparmiavano le colpe illustri in grazia dei colpevoli, e sfolgoravano con eroica eloquenza le scelleratezze dei dominatori. Leggete ciò che fu scritto da quei magnanimi contro i tristi Cesari dei loro tempi; leggete i discorsi con cui il divino Crisostomo fulminava una stolta e profana imperatrice [Eudossia], e quelli del grande Ilario [vescovo di Poitiers] contro un imperatore eretico e persecutore dei Cristiani.»
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«Grande è la forza della opinione, che nasce principalmente dal consenso degli scrittori; i quali, se facessero il loro debito e pubblicassero, potendo, arditamente il vero, senza guardare in viso a nessuno, rendendosi interpreti dell'universale nel giudicare e maledire le azioni colpevoli dei grandi, questi andrebbero più a rilento nel commetterle: perché non vi ha uomo così perverso, che non abbia qualche cura e ansietà della propria fama.»
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«Il Cristianesimo abbellì, nobilitò, santificò la monarchia, ritornandola a' suoi principii, rappresentandola come una paternità sociale, e restituendole quel carattere soave e augusto del patriarcato primitivo di cui i Cinesi soli serbarono un'ombra fra tutti i popoli pagani.»
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«L'amore ch'io porto all'Italia e il vivo desiderio che tengo d'ogni suo bene, mi obbligano ad aggiungere che nulla più osta, secondo il parere mio, al risorgimento della comune patria, che le dottrine intemperate, e l'opera di quelli che le spargono e promulgano dentro e fuori della Penisola.»
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«Chi abusa del bene lo rende malefico, e chi non sa prevalersene, né, maneggiandolo a proposito qual capitale vivo, farlo fruttare, lo rende inutile.»
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«La moltitudine dei giornali è la letteratura e la tirannide degl'ignoranti.»
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«Che cos'è il lusso? Secondo me è tutto ciò che è superfluo a render l'uomo felice.»
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«Buoni giornali e pochi (giacché il buono non può mai esser molto) sono la manna di una nazione.»
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«Molti collocano siffatta unità nel popolo italiano; il quale, al parer mio, è un desiderio e non un fatto, un presupposto e non una realtà, un nome e non una cosa, e non so pur se si trovi nel nostro vocabolario.»
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«Il giornale è un libro diminuito, come il libro è un giornale ampliato.»
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