«Ben io qui canterei, qual sia de gli orti | La cultura miglior, come di Pesto | Due volte rifioriscano i rosai.»
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«Per la morte non c'è spazio, ma le vite volano e si aggiungono alle stelle nell'alto cielo.»
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«Ma un dio penetra in ogni cosa, nelle terre e negli spazi di mare e nel cielo profondo.»
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«Finché il re è sano e salvo, tutte (le api) la pensano in egual maniera, ma, perduto il re, il patto è infranto.»
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«Tu mura grandi a grandi prepara.»
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«Al loro dominio non pongo né limiti di spazio né di tempo: | ho promesso un impero infinito.»
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«Se non posso muovere i celesti, smuoverò gl'Inferi.»
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«Perdonare quelli che si sottomettono e sconfiggere i superbi.»
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«Scendere agli Inferi è facile: la porta di Dite è aperta notte e giorno; ma risalire i gradini e tornare a vedere il cielo - qui sta il difficile, qui la vera fatica.»
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«Giace de la Sicania al golfo avanti | un'isoletta che a Plemmirio ondoso | è posta incontro, e dagli antichi è detta | per nome Ortigia. A quest'isola è fama | che per vie sotto al mare il greco Alfeo | vien da Dòride intatto, infin d'Arcadia | per bocca d'Aretusa a mescolarsi | con l'onde di Sicilia.»
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«Non credete al cavallo, o Troiani. Io temo comunque i Greci, anche se recano doni.»
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