«A uno non basta la contentezza di essere un valoroso, se tutti quanti gli altri non sono uguali a lui, e non si può fare amicizia. Il giorno che ogni uomo avrà il cuore valoroso e pieno d'onore, come un vero re, tutte le antipatie saranno buttate a mare. E la gente non saprà più che farsene, allora, dei re. Perché ogni uomo, sarà re di se stesso!»
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«Qualcuno ha detto: bisogna pensare che ci stia guardando un bambino di 12 anni, un addetto ai lavori, un amico, e un anziano. Io ci provo»
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«[Sul suo primo film da regista "Basilicata coast to coast"] Questo è un omaggio verso la terra, non solo verso la mia terra. Il campanilismo mi è antipatico, questo federalismo sentimentale, la regionalizzazione ci fa perdere di vista tutto. Ma qui dentro c'è tanto, questo film che ancora non ho capito del tutto per me è come un jazz suonato con gli amici.»
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«Sono sempre stato dell'idea che quando si ha un amico bisogna fare in modo di appoggiarsi a lui il meno possibile, ma essere allo stesso tempo disponibili quando è lui ad avere bisogno di un sostegno.»
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«Quando gli amici del "Mondo" mi hanno chiesto di prendere la parola a commemorazione di Benedetto Croce, dapprima ho esitato. [...] Degli scritti di Croce io ho preso conoscenza in carcere e al confino. La loro lettura mi ha rivelato il pensiero dialettico, storicistico. Sembrava, allora, che esso circolasse, meglio che in altre, nella filosofia della prassi, così come l'aveva interpretata il maestro di Croce, Antonio Labriola, e come la sviluppava la testa più alta dell'antifascismo rivoluzionario, Antonio Gramsci. Non a caso, a commento delle "Lettere dal carcere" di Gramsci, Croce stesso ha scritto che "come uomo di pensiero egli fu dei nostri".»
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«Dopo il forte momento della passione - nelle placide ore di conversazione, quando le confidenze sgorgano, in una espansione spontanea, quando l'intimità sa essere amichevole e amorosa, Flavia parlava volentieri dell'infanzia propria, di quel giocondo tempo, tutto sole, tutto baci, tutto confetti. Questi ricordi la esaltavano, e come se sognasse, guardando lontano, con la voce tremante di emozione, narrava ancora di quante dolcezze l'aveva circondata l'amore materno.»
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«Mentre la bionda mammina placidamente ricamava un orlo di camiciuola e Mario, seduto sul tappeto, intagliava certi soldatini dipinti di rosso e di azzurro sulla carta, entrò improvvisamente il giovane padre, tutto allegro:»
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«Massimo era solo. L'amico d'infanzia, non veduto da anni e poi incontrato improvvisamente per la via, dopo il lieto riconoscimento era venuto, alle sette, a pranzare in casa di Massimo. E costui che trascinava pesantemente il fardello di un'estate cittadina, mentre tutti gli altri anni era partito nel mese di giugno, si riprometteva una buona serata di ricordi, in compagnia dell'amico ritrovato.»
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«Un mio amico, un compositore di ottime colonne sonore cinematografiche, che una volta mi disse: "La musica è fatta per l'1% di ispirazione e per il 99% di traspirazione". Il guaio è che senza quell'1% non succede nulla. Alla stessa maniera, se l'ispirazione non è accompagnata dal lavoro non si ottiene comunque nessun risultato. Quando un compositore è obbligato a scrivere le musiche di un film, non ha il tempo di aspettare l'ispirazione: se la deve far venire. E allora subentra il momento "artigianale", che è molto importante: se nel nostro mondo si dovessero salvare delle cose, queste sarebbero proprio le antiche tradizioni artigianali.»
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«Il presidente Ronald Reagan era un mio amico e una volta mi disse: "Io non so come qualcuno possa lavorare negli uffici dei servizi pubblici senza essere un attore."»
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«In quel vaporetto c'era tal folla che non poteva muovermi, e i parenti e gli amici si accalcavano intorno ai viaggiatori, stringendoli per le mani, accarezzandoli, piangendo con essi. Quante passioni, quante speranze, quanti dolori si espandevano senza riguardi in mezzo all'andare e al venire dei marinai avvinazzati dall'orgia notturna, e le parole d'amore, e i sospiri si perdevano fra il fracasso dei bauli, delle casse, fra lo strepito del vapore, che insensibile a tanta poesia, buttava fuori i suoi buffi regolari di fumo nero e di fumo bianco e insensibile a tanto strazio incomposto di sentimenti umani, faceva girare le sue ruote con matematica regolarità.»
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«Nella vecchiaia i conti con l'amore, con l'amicizia, con l'ambizione devono essere già tutti saldati. Non apritene mai di nuovi.»
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«L'anima del Leopardi era nobilissima, delicatissima, quella d'una creatura angelica, straboccante di desiderio d'amore e di amicizia.»
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«Non c'è una definizione di fesso. Però: se uno paga il biglietto intero in ferrovia; non entra gratis a teatro; non ha un commendatore zio, amico della moglie e potente sulla magistratura, nella pubblica istruzione, ecc.; non è massone o gesuita; dichiara all'agente delle imposte il suo vero reddito; mantiene la parola data anche a costo di perderci, ecc. - questi è un fesso.»
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«Eravamo quattro amici al bar | Che sognavano di uccidere le rockstar | E ora che non esistono più rockstar cosa ci resta?»
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«Se ti stendi sul prato, amico mio | Quel puntino in cielo sono io | Mi vedete, sì lo so che mi vedete | E mi temete come se fossi un folle | Ma ci vuole talento per andare su e giù su e giù, mica le molle.»
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«Ho un amico che si chiama da solo | Si manda i messaggi con scritto "Tesoro" | Si guarda allo specchio dicendo "Ti adoro" | Vorrei dirgli "Ma trovati un lavoro!"»
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«Ma che epoca! Che epoca! Le parole ossequiose producono amicizia e le parole vere producono odio!»
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«Quando nell'amicizia il piacere prevale sulla virtù, non si può restare amici per lungo tempo.»
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