«La Chiesa non esclude nessuno dalla propria compassione e amorevole servizio. Come una buona madre, essa ama tutti: bambini, handicappati, coloro che soffrono nello spirito, e coloro che riconoscono i propri peccati e così provano attraverso di essa il contatto risanatore di Cristo.»
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«La Chiesa non cessa mai di proclamare la verità che la pace nel mondo affonda le sue radici nel cuore degli uomini, nella coscienza di ogni uomo e di ogni donna. La pace può essere soltanto il frutto di un cambiamento spirituale, che inizia nel cuore di ogni essere umano e che si diffonde attraverso le comunità. La prima di queste comunità è la famiglia. È la famiglia la prima comunità ad essere chiamata alla pace, e la prima comunità a ricercare la pace - pace e amicizia fra gli individui e i popoli.»
| VOTI: 2 |
«Il servizio evangelico ai più poveri dei poveri compiuto da Madre Teresa ha dato al mondo una stimolante lezione di compassione e di amore autentico nei confronti del nostro prossimo che è nel bisogno. Questa carità e questo sacrificio di sé, è una sfida per il mondo, un mondo ormai troppo avvezzo all'egoismo e all'edonismo, avido di denaro, di prestigio e di potere.»
| VOTI: 1 |
«La rivoluzione d'ottobre ottenne la vittoria con stupefacente facilità in un paese dove una burocrazia dispotica e accentrata governava una massa amorfa, che né i residui del feudalesimo rurale né il debole, nascente capitalismo urbano avevano saputo organizzare. Quando Lenin affermava che in nessun altro paese del mondo sarebbe stato così facile conquistare il potere e così difficile conservarlo, si rendeva conto non solo della debolezza della classe operaia russa, ma altresì delle anarchiche condizioni sociali che favorivano i cambiamenti improvvisi. Privo com'era degli istinti del capo della massa, Lenin puntò subito su tutte le possibili differenziazioni, sociali, nazionali, professionali, capaci di introdurre delle strutture nella popolazione, nella palese convinzione che tale processo stratificatore avrebbe costituito la salvezza del potere rivoluzionario.»
| VOTI: 1 |
«Mica perché ho un ruolo pubblico sto zitto… Questione di carattere. Io ne ho molto. E sono ambizioso, ho idee chiare e amo la verità.»
| VOTI: 1 |
«Sono single anche se mi piacerebbe incontrare una persona con cui condividere, però non voglio forzare la mano. Non ho la frenesia dell'accoppiamento, per cui preferisco aspettare. Mal che vada, c'è sempre il fai da te.»
| VOTI: 1 |
«[Gagarin racconta il momento in cui fu "avvistato" al rientro sulla Terra da un gruppo di contadini] Quando mi videro con la mia tuta spaziale trascinando il paracadute quando camminavo, iniziarono ad indietreggiare impauriti. Dissi loro di non spaventarsi, che ero un sovietico come loro, tornato dallo spazio e che doveva trovare un telefono per chiamare Mosca.»
| VOTI: 1 |
«Io non vanto la mia sessualità, non propongo la mia diversità come un paradigma: semplicemente non la nascondo, mi sento affrancato da quella oppressione che faceva dire a Oscar Wilde che l'omosessualità è "l'amore che non osa pronunciare il proprio nome": appunto, io penso che non si possa vivere nell'anonimato, darsi nome e dare nome alle cose è necessario per imparare a conoscere, a discernere, a giudicare. [...] Io ho rotto il silenzio su di me a vent'anni, in un paese di Puglia, oltre trent'anni fa. Un giorno scriverò un libro sull'esperienza del soffocamento, dell'apnea, della paura, del dolore: con queste monete io ho potuto comprare la mia libertà e la mia dignità. E ho camminato sempre a testa alta. Oggi sogno un'Italia libera dal sessismo e dalla sessuofobia, capace di educarsi al rispetto delle differenze, capace di non ridurre l'umanità ad un cumulo di etichette.»
| VOTI: 1 |
«Non sono proprio una tragedia le rughe e i capelli bianchi... che siam belli perché siam pieni di difetti! Siamo belli, non perché siamo onnipotenti, ma perché siamo fragili, per quello siamo belli! Perché abbiamo paura! Perché ci tremano le gambe! Perché ci sentiamo goffi! Perché abbiamo bisogno d'amore! Per questo siam belli!»
| VOTI: 1 |
«[...]Non vale niente se non hai condivisione del dolore del mondo! Non vale niente la politica se non sente le ferite dell'umanità! Non vale a niente niente! Non vale niente studiare! Non vale pettinarsi... Non vale presentarsi bene al mondo... Non vale innamorarsi... non vale inebriarsi nella buona musica... non vale conoscere la bellezza di un sonetto di Shakespeare... non vale innamorarsi del chiaro-scuro di una pittura di Caravaggio... non vale niente e niente se non sai piangere le lacrime del mondo quando quando l'umanità è ferita, vilipesa, umiliata, uccisa! Non vale niente! È inutile andare in Chiesa alla domenica e farsi il segno della croce per poi tradirlo tutti i giorni! È inutile! Siamo ipocriti!»
| VOTI: 1 |
«Oggi, il modo con cui guadagniamo i mezzi per vivere, i valori della professionalità, la valutazione che la società dà alle virtù e ai successi, i legami intimi e i diritti acquisiti, tutto questo è fragile, provvisorio e soggetto alla revoca. E nessuno sa quando e da dove arriverà il colpo fatale. Mentre i nostri antenati sapevano bene che occorreva avere paura di lupi affamati o dei banditi sui cigli delle strade. Non è quindi l'astrazione a rendere i pericoli apparenza più gravi, ma la difficoltà di collocarli, e quindi di evitarli e di controbatterli.»
| VOTI: 2 |
«È la natura surreale di Hollywood: innamorarsi istantaneamente di idee che almeno sulla carta sono pessime. E non si può non amarla proprio per questa ragione.»
| VOTI: 1 |
«La solita strada, bianca come il sale, | il grano da crescere, i campi da arare. | Guardare ogni giorno se piove o c'è il sole | per saper se domani si vive o si muore, | e un bel giorno dire basta e andare via. | Ciao amore, ciao. (da Ciao amore ciao, 1967)»
| VOTI: 1 |
«Mi sono innamorato di te | perché non avevo niente da fare, | il giorno volevo qualcuno da incontrare, | la notte volevo qualcosa da sognare. (da Mi sono innamorato di te, 1962)»
| VOTI: 1 |
«E lontano, lontano nel mondo | una sera sarai con un altro, | e ad un tratto, chissà come e perché, | ti troverai a parlargli di me, | di un amore ormai troppo lontano. (da Lontano lontano, 1959)»
| VOTI: 1 |