«Ad un certo punto sono diventata culturalmente chic. Per un meccanismo che assomiglia all'amore di Tarantino per i B-movie italiani.»
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«Quello che è venuto dopo il mio esordio, i disturbi alimentari, l'esperienza che ho attraversato, era forse dovuto al fatto che mi si chiedeva di mantenere un livello che io probabilmente di mio non avevo. Quella sicurezza che sembrava, non c'era.»
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«Non mi sentivo una star quando me lo dicevano, o un'incapace quando me lo dicevano. Non ci sono mai cascata, forse per il basso livello di autostima.»
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«Sono considerato tra i cantanti più famosi all'estero e sentirò sempre la pressione che ne deriva, perché è il mio carattere. Essere un po' la bandiera dell'Italia nel mondo, dare sempre il massimo e essere sempre a un buon livello è un peso che bisogna portare avanti, e gestirlo non è sempre facile.»
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«Saggia ed equilibrata ma nel delirio più totale di egocentrismo e narcisismo.»
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«Sono una via di mezzo fra una bambina viziata e un adulta di grande esperienza.»
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«Non sono mai stata quella che partecipa alla festa finale. Partecipo alla disfatta finale, per carattere.»
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«Sono una persona leale e coraggiosa, un vero cane sciolto, senza benefattori personali.»
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«Senza successo potevo essere due cose: o una casalinga folle con cinque figli, oppure una sbandata totale.»
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«Preferisco rappresentare il nulla piuttosto che, come fanno certi critici, scrivere a pagamento, a mò di parassita.»
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«Reagisco e vivo d'istinto, conosco solo la verità: non si può accusare una pantera di essere sanguinaria.»
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«Credo di avere la fragilità di un'educanda di dodici anni e la spavalderia di un camionista.»
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«In privato il mio soprannome è "Ragionier Bestia" perché mi vedo una via di mezzo tra un ragioniere e un animale.»
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«Si può capire il carattere di una persona dal modo in cui accoglie le lodi.»
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«Il dubbio al contrario del radicale scetticismo, presuppone l'afferrabilità delle cose umane, ma, insieme, l'insicurezza di averle afferrate veramente, cioè la consapevolezza del carattere necessariamente fallibile o mai completamente perfetto della conoscenza umana, cioè ancora la coscienza che la profondità delle cose, pur se sondabile, è però inesauribile.»
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