«Lo scrittore esordiente anzitutto deve avere qualche cosa da dire, quindi deve imparare tante cose. Poi deve prendersi buoni modelli, narrativa o saggistica, e leggerli cercando di capire come sono fatti dentro. Poi deve evitare parole inutili e giri di frase e similitudini correnti (sono consumate e non fanno più nessun effetto). Deve imparare a usare frasi corte e parole corte. Poi deve farsi criticare da persone abili e colte e deve imparare a rivedere, correggere, editare.»
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«Il mio lavoro va al di là delle critiche estetiche. Preferirei che si parlasse, magari anche con qualche giudizio negativo, del mio lavoro.»
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«L'adulazione è un vizio connesso al potere. Quindi è sempre di destra anche quando il potere è di sinistra. Qualche volta tocca anche giganteschi intellettuali. Jean Paul Sartre, in polemica con Camus, spiegò che non criticava Stalin solo per non creare difficoltà agli operai.»
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«Gli infelici valutano constantemente gli altri, criticano continuamente il loro comportamento e spesso su di loro sfogano il proprio personale malessere o fallimento.»
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«Sebbene lontano, non lascerete di coltivare e rivedere ogni giorno le vostre conoscenze. Il progresso sta in una continua critica di quanto apprendemmo. Una sola scienza è incrollabile e incrollata, quella rivelata da Dio, la scienza dell'al di là .»
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«Può un autore perdere il senso critico nei confronti del proprio personaggio? La risposta è "purtroppo sì", e trovo ciò perfettamente umano. E' un rischio inevitabile di cui cerco di (ma non sempre riesco a) tenere conto.»
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«Si fa della critica quando non si può fare dell'arte, nello stesso modo che si diventa spia quando non si può fare il soldato.»
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«I pregiudizi e tutte le brutture della vita sono utili perchè col tempo si trasformano in qualcosa di utile, come il letame in humus.»
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