«Avevo appena vissuto un successo che non pensavo possibile nella mia vita, c'era stato 'Buon compleanno Elvis', i primi concertoni a San Siro, un live doppio che aveva venduto più di un milione di copie; avevo fatto un film, e questo film era andato bene. E dopo è venuta la grande domanda. Che era: e allora? E quella è una domanda che ti sega le gambe.»
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«Siamo nella seconda metà del secolo scorso e le vicende del nostro si svolgono nel leggendario far west. Arizona? Texas? Colorado? Fate voi, ragazzi. L'essenziale è che sia far west!»
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«Qualcuno brontolò perchè, per esempio nelle storie western, c'era qualche ammazzamento. Ma sarà violenza quella in cui il morto fa un paio di capriole, entra nella cassa e cammina per il cimitero con mani e piedi che gli escono dai legni?»
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«Tra pornografia ed erotismo c'è una sottile linea di demarcazione. Si parla di erotismo quando le varie scene di un film rappresentano baci sulla bocca, baci sul seno, abbracci, carezze. Al momento di una penetrazione subentra la pornografia.»
| VOTI: 1 |
«Il mio modo di fotografare è molto istintivo, preferisco basarmi sulle mie emozioni, anzichè su un approccio intellettuale nei confronti della persona con cui lavoro, adoro giocare con lei per costruire insieme una storia fotografica. Da queste decine di foto che scatto, spesso ne scelgo una sola. Il punto centrale del mio film ideale con un inizio, una parte centrale e una fine. La mia idea è quella di creare in continuazione.»
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«Io sono questo, e anche se a volte mi fischiano, anche se per film come Un eroe borghese e Mery per sempre non mi hanno dato neanche una coppa del nonno, c'è sempre una grande sincerità in quello che faccio.»
| VOTI: 1 |
«Libro e film sono due opere diverse e il regista interpreta il testo come vuole lui. A volte, raramente, succede che i film siano migliori dei libri perchè rimaneggiano la storia che in quel modo migliora.»
| VOTI: 1 |
«Un libro e un film non sono la stessa cosa. I libri generalmente hanno più forza dei film perchè sono fatti un po' dagli scrittori e un po' dai lettori: il lettore si immagina le cose che lo scrittore gli suggerisce. Il cinema è più deciso nell'imporre la sua visione del mondo attraverso le facce dei personaggi, le luci, le ambientazioni.»
| VOTI: 1 |
«Ho difficoltà a scindere quello che penso di un film e di un libro. Vedo le storie che racconto per immagini, come un film cerebrale. Sulla carta è più evidente l'aspetto psicologico e intimista.»
| VOTI: 1 |
«In quale misura la storia può arrivare a precludere lo sguardo sulla realtà esistente? In un film si inventa una vicenda, la si inserisce in un luogo, in una città , in un paesaggio, e capita che l'invenzione precluda lo sguardo su questo paesaggio. Si vede soltanto la propria invenzione. Il paesaggio sullo sfondo viene solo sfruttato, nel senso proprio della parola.»
| VOTI: 1 |
«Ogni scena, ogni inquadratura deve emanare leggerezza e calma. Il film come forma che tende alla chiusura, ma allo stesso tempo tende a rompere gli argini: diventa significativo proprio nelle fessure degli argini, dove qualcosa sfugge.»
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«Ci sono film come spazi chiusi, non lasciano il minimo spazio vuoto tra le immagini, non permettono di vedere quello che rimane fuori dal film, non consentono agli occhi e ai pensieri di muoversi liberamente. Lo spettatore non può riversarvi nulla di proprio, nessun sentimento, nessuna esperienza. Solo i film che lasciano questo spazio vuoto raccontano una storia, perchè una storia si produce innanzitutto nella testa dello spettatore.»
| VOTI: 1 |
«Ci sono dei film nei quali non si può scoprire niente perchè non c'è niente da scoprire; tutto salta agli occhi e tutto è fatto perchè si comprenda e si veda sotto tale angolazione e in maniera univoca.»
| VOTI: 1 |
«In un certo senso sono diventato narratore contro la mia volontà , e credo che dai miei primi film emerga con chiarezza questa mia sfiducia nelle storie. Mi pareva che introducessero immediatamente un elemento di bugia, come un'assenza di verità , mentre invece ogni singola immagine possiede in sè tutta la verità necessaria, che va subito persa appena quella stessa immagine viene inserita in un contesto.»
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«Per me realizzare un film significa risolvere il problema che il film pone e questo compito non è comprensibile prima dell'inizio delle riprese. Il film diventa così la strada per raggiungere la chiarezza, per imparare, per capire, talvolta anche per rifiutare qualcosa.»
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«Penso che ogni immagine cominci ad esistere solo quando qualcuno la sta guardando. Chiunque guardi un film lo vedrà in modo diverso, i film sono aperti affinchè ciascuno di noi possa scoprirvi dentro quello che vi vuol vedere.»
| VOTI: 1 |
«Credo che l'idea di un film debba nascere da un sogno, da un sogno vero e proprio o da un sogno ad occhi aperti. Non vorrei generalizzare, perchè l'affermazione non vale certo per tutti i film. Molti film non sono preceduti da alcun sogno, sono il prodotto di un puro calcolo, investimenti di natura finanziaria, non emotiva. Ma non mi riferisco a questi, parlo dei film che hanno un'anima, un centro emanatore di identità . Sono questi i film intravisti in sogno, ne sono certo.»
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«Non bisogna lasciare che un film finisca con la fine del film, ma bisogna fare in modo che il film si prolunghi proprio all'esterno di se stesso, proprio dove siamo noi, dove viviamo noi che siamo i protagonisti di tutte le storie.»
| VOTI: 1 |
«Un film...non ha bisogno di essere "capito", basta che sia "sentito". Per ogni spettatore vedere un film deve essere soprattutto una esperienza personale, intuitiva.»
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