«Il lavoro non è per gli uomini, è per i ciucciarielli. Anche una fatica, magari, può dar gusto qualche volta, purché non sia un lavoro.»
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«Auguri di buon lavoro, caro Bilenchi, e di scrivere presto qualcosa di così bello come La siccità. Non potrei dirle qualcosa di più bello, perché davvero mi pare difficile. Voglio dire, Lei potrà raccontare molte altre cose, ma in questo libro possiede il senso ideale di come le cose vanno raccontate. Se il mio entusiasmo per questo libro Le potesse venire significato in modo tangibile, Lei si troverebbe addirittura in mezzo a un teatro, fra migliaia di applausi.»
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«Nel mio lavoro ora ho la sensazione rassicurante che io sono per così dire sul mio terreno e territorio e quasi certamente non competo in una gara ansiosa in cui non mi trovo improvvisamente a immergermi nella letteratura che qualcun altro aveva fatto molto tempo fa. E' davvero a questo punto che il piacere della ricerca ha inizio, quando si è, per così dire, solo con la natura e non ci si deve più preoccupare delle opinioni umane, opinioni o esigenze. Per dirla in un modo che è più dotto che chiaro: l'aspetto filologico si ritira e solo quello filosofico rimane.»
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«Il gelato non nuoce alla fine del pranzo, anzi giova, perché richiama al ventricolo il calore opportuno a ben digerire; ma guardatevi sempre, se la sete non ve lo impone, di bere tra un pasto e l'altro, per non disturbare la digestione, avendo bisogno questo lavoro di alta chimica della natura di non essere molestato.»
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«Questo pasto [la colazione], per essere il primo della giornata, è sempre il più appetitoso, e perciò non conviene levarsi del tutto la fame, se volete gustare il pranzo e, ammenoché non conduciate vita attiva e di lavoro muscolare, non è bene il pasteggiar col vino, perché il rosso non è di facile digestione e il bianco essendo alcoolico, turba la mente se questa deve stare applicata.»
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«Ho lavorato duro tutta la vita. La mia famiglia non aveva molte possibilità economiche. Ho cominciato a guadagnare abbastanza bene solo a 40 anni.»
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«Penso che alcuni attori prosperano a lavorare ad un ritmo molto più alto del mio.»
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«Vedo moltissimi film. Amo vedere i film come spettatore, e non c'è mai conflitto con quella parte di me che fa il lavoro di attore. Adoro andare al cinema.»
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«Non c'è niente di peggio che trovarsi in una situazione, in un momento molto impegnativo del lavoro, e sapere che non sei un vero alleato per la persona che è responsabile di tutto il lavoro.»
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«Vorrei che ognuno dei miei colleghi abbia occasione di lavorare con Martin Scorsese una volta nella vita.»
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«Trent'anni fa gli agenti di borsa erano soliti acquistare azioni basandosi rigorosamente sul loro istinto. Chiunque nel gioco del baseball ha una pensione previdenziale e può fare una scelta; c'è chi sceglie un gestore di fondi che gestisce la loro pensione per istinto, e c'è chi sceglie di affidarsi a un esperto di ricerca e analisi economica. Io so quale strada ho scelto.»
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«Credo nel duro lavoro, nell'allenarsi, nel buttarsi in qualcosa per cui hai una passione. Credo nell'idea che se t'impegni puoi conquistare tutto.»
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«Tre sono i personaggi di questa istoria d'amore: Paolo Herz, Luisa Cima e Chérie. Malgrado il suo cognome tedesco, Paolo Herz è italiano, di madre e di padre italiani, delle provincie meridionali. Veramente, non è inutile aggiungere che l'avo paterno di Paolo era tedesco. Questo nonno aveva lasciato la Germania in piccolissima età, emigrando in Italia: qui era cresciuto, aveva lavorato ad accrescere la sostanza famigliare e il decoro del nome Herz: qui si era ammogliato con una italiana, e aveva procreato dei figli. Così i legami con la patria di origine, almeno quelli esteriori, si eran venuti col tempo, con la lontananza, rallentando e poi, più tardi, sciogliendosi: tanto che gli Herz sembrava non conservassero più nessuna traccia nordica nel temperamento e nel carattere.»
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«La nostra economia è in movimento e stiamo creando migliaia di nuovi posti di lavoro, ma dobbiamo mantenere il nostro piede sul pedale del gas.»
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«Ho passato tutta la mia vita nel settore privato, ben venticinque anni. Capisco che quando il governo prende più soldi dalle mani della gente, rende più difficile per loro acquistare i beni. Se non possono comprare i beni, l'economia non cresce. Se l'economia non cresce, non riusciremo a trovare lavoro agli americani.»
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«Persone di entrambi i partiti politici hanno da tempo riconosciuto che il benessere senza lavoro crea incentivi negativi che portano alla povertà permanente, perché priva le persone della loro autostima.»
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«Quando ero giovane ho composto numerose colonne sonore per i film, ho lavorato in Francia con René Clair ed ho conosciuto Jean Cocteau. Quest'ultimo mi diceva sempre che per i suoi film chiedeva ai compositori di scrivere semplicemente qualcosa: poi lui mescolava il tutto, lo mischiava a caso. Talvolta questo "caso" dava dei risultati migliori di una corrispondenza calcolata. Ciò che conta è soprattutto il fiuto, l'intuizione. Può capitare che un galoppo venga accostato ad una marcia funebre e che una marcia funebre venga accostata ad un matrimonio. Se sotto la scena di uno sposalizio un regista decide di mettere una marcia funebre invece che una marcia nuziale, tale accostamento può essere inteso come un oscuro presagio e suggerire il successivo sviluppo degli eventi. È tutto molto interessante perché il ventaglio delle opportunità può essere infinito.»
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«Quando ho composto le musiche per "La bellezza del diavolo" di René Clair, questi aveva semplicemente concepito uno scenario, una sceneggiatura, e mi ha fatto mettere al lavoro prima di iniziare il film. Mentre girava le scene faceva suonare la musica da me composta per ispirare anche gli attori. Altre volte, invece, si opera in modo contrario: prima si gira il film e poi si fa comporre la musica. In genere questa situazione dà qualche problema, perché per avere la possibilità di scrivere la musica bisogna possedere delle lunghezze. Alla fine delle riprese un film deve essere tagliato e montato e, quando si arriva a questo punto, in genere i tempi di lavorazione sono conclusi. Allora il povero compositore viene preso per la gola e gli si richiede di scrivere un'ora di musica in un giorno.»
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«Un mio amico, un compositore di ottime colonne sonore cinematografiche, che una volta mi disse: "La musica è fatta per l'1% di ispirazione e per il 99% di traspirazione". Il guaio è che senza quell'1% non succede nulla. Alla stessa maniera, se l'ispirazione non è accompagnata dal lavoro non si ottiene comunque nessun risultato. Quando un compositore è obbligato a scrivere le musiche di un film, non ha il tempo di aspettare l'ispirazione: se la deve far venire. E allora subentra il momento "artigianale", che è molto importante: se nel nostro mondo si dovessero salvare delle cose, queste sarebbero proprio le antiche tradizioni artigianali.»
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«In genere lo scopo dei videoclip non è quello di raggiungere una qualche dignità, ma di produrre un effetto sull'ascoltatore. Sono operazioni puramente commerciali. Ciò non vuol dire che un'operazione di mercato non possa creare una cosa dignitosa o addirittura un capolavoro. Spesso si è convinti di aver prodotto qualcosa di sublime mentre invece si è fatta una cosa che non vale niente; altre volte si lavora semplicemente perché qualcuno ci ha pagato e senza particolari aspettative e viene fuori un capolavoro. È la meraviglia delle cose imprevedibili.»
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