«Quando avevo otto anni i miei genitori si sono separati. Sono rimasto con mio padre e i miei quattro fratelli, tutti più grandi. Ma io volevo mia madre. Anche se la odiavo per avermi abbandonato. Mi sono chiuso in me stesso, mi nascondevo da tutti, non parlavo più. Ma il vero momento di crisi è arrivato qualche anno più tardi. Mi sentivo sempre fuori posto: in famiglia, a scuola, all'università. Ero un ragazzo molto arrabbiato. Ce l'avevo con la vita, con mio padre, con tutto.»
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«La rabbia è il combustibile della mia creatività: quando la stupidità raggiunge un volume troppo alto, mi monta dentro.»
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«Il tema della rabbia giovanile sarà anche cool, ma se c'è solo quello finisce per annoiare. Le canzoni che io scrivo possono essere tristi o allegre, ma avranno sempre tutte un fondo di humor.»
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«L'Avvocato Agnelli è stato un vero e proprio imperatore. Con lui c'era un ottimo rapporto. Aveva una certa simpatia per me. Capiva di calcio e ne parlava in modo raffinato. Lo stesso dicasi per le donne. Le prime volte che mi arrabbiavo con i giocatori, lui mi diceva sempre: "Non prendertela con i lavoratori, che vanno sempre portati sul palmo della mano e difesi".»
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«In quanto esseri umani abbiamo buone qualità , ma anche cattive. Ora, la rabbia, l'attaccamento, la gelosia, l'odio, sono il lato oscuro; è questo il vero nemico. Il vero guastafeste sta dentro.»
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«Finchè ci saranno ragazzi che avranno bisogno di sfogare la loro rabbia, l'heavy metal sopravviverà .»
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«La storia dell'Uomo è anzitutto e soprattutto una storia di coraggio: la prova che senza il coraggio non fai nulla, che se non hai coraggio nemmeno l'intelligenza ti serve. E il coraggio ha molti volti: il volto della generosità , della vanità , della curiosità , della necessità , dell'orgoglio, dell'innocenza, dell'incoscienza, dell'odio, dell'allegria, della disperazione, della rabbia, e perfino della paura cui rimane spesso legato da un vincolo quasi filiale.»
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«Fra tutti i palestinesi che incontrai, Arafat resta quello che mi impressionò meno di tutti. O dovrei dire quello che mi piacque meno di tutti? Una cosa è certa: egli non è un uomo nato per piacere. à? un uomo nato per irritare. Avvertire simpatia per lui è difficile. Anzitutto per il silenzioso rifiuto che oppone a chiunque tenti un approcio umano: la sua cordialità è superficiale, la sua gentilezza è formale, e un nulla basta a renderlo ostile, freddo, arrogante. Si scalda solo quando si arrabbia.»
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«Sono molto molto, molto arrabbiata. Arrabbiata d'una rabbia fredda, lucida, razionale. Una rabbia che elimina ogni distacco, ogni indulgenza.»
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«Quello che avevo da dire l'ho detto. La rabbia e l'orgoglio me l'hanno ordinato. La coscienza pulita e l'età me l'hanno consentito. Ma ora devo rimettermi a lavorare, non voglio essere disturbata. Punto e basta.»
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