Charles Bukowski

poeta e scrittore statunitense

«Quello che più mi piace, mi sa, è che nel tempo tutto si risolve, si aggiusta, si cicatrizza, indipendentemente da quel che penso o faccio...»

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«Le donne erano destinate a soffrire; non c'era da meravigliarsi che volessero sempre grandi dichiarazioni d'amore.»

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«Non mi piace rubacchiare. Voglio tutto o niente.»

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«Sulla via per l'inferno c'è sempre un sacco di gente, ma è comunque una via che si percorre in solitudine.»

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«Come diavolo fai a dire che ami una persona sola, quando al mondo ce ne sono milioni che potresti amare molto di più, e la sola stronzata che ti fa parlare è il fatto che non le conoscerai mai nella tua vita... l'amore è una forma di pregiudizio, si ama ciò di cui si ha bisogno.»

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«Ogni tanto ho delle donne, ma non dura. Le donne sono un lavoro a tempo pieno. Bisogna scegliere.»

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«La vera solitudine non è necessariamente limitata a quando si è soli.»

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«Ti aspetti di trovare poesia in una rivista di poesia? Le cose non sono così semplici.»

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«Secoli di poesia e siamo sempre al punto di partenza.»

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«Che differenza c'è tra poesia e prosa? La poesia dice troppo in pochissimo tempo, la prosa dice poco e ci mette un bel po'.»

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«Non avevo interessi. Non riuscivo ad interessarmi a niente. Non avevo idea di come sarei riuscito a cavarmela, nella vita. Agli altri, almeno, la vita piaceva. Sembravano capire qualcosa che io non capivo. Forse ero un po' indietro. Era possibile. Mi capitava spesso di sentirmi inferiore. Volevo solo andarmene. Ma non c'era nessun posto dove andare. Il suicidio? Gesù Cristo un'altra faticata. Avevo voglia di dormire per cinque anni di fila, ma non me lo permettevano.»

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«Presi la bottiglia e andai in camera mia. Mi spogliai, tenni le mutande e andai a letto. Era un gran casino. La gente si aggrappava ciecamente a tutto quello che trovava: comunismo, macrobiotica, zen, surf, ballo, ipnotismo, terapie di gruppo, orge, ciclismo, erbe aromatiche, cattolicesimo, sollevamento pesi, viaggi, solitudine, dieta vegetariana, India, pittura, scrittura, scultura, composizione, direzione d'orchestra, campeggio, yoga, copula, gioco d'azzardo, alcool, ozio, gelato di yogurt, Beethoven, Bach, Budda, Cristo, meditazione trascendentale, succo di carota, suicidio, vestiti fatti a mano, viaggi aerei, New York City, e poi tutte queste cose sfumavano e non restava niente. La gente doveva trovare qualcosa da fare mentre aspettava di morire. Era bello avere una scelta. Io l'avevo fatta da un pezzo, la mia scelta. Alzai la bottiglia di vodka e la bevvi liscia. I russi sapevano il fatto loro.»

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«Solo i poveri riescono ad afferrare il senso della vita, i ricchi possono solo tirare a indovinare.»

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«I grandi uomini sono i più soli.»

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«Non mi fido molto delle statistiche. Perché un uomo con la testa nel forno acceso e i piedi nel congelatore statisticamente ha una temperatura media!»

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«È impossibile scrivere in pace, se quello che si scrive vale qualcosa.»

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«Il vero casino della vita, pensò, era dover fare i conti con i problemi altrui.»

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«La mia unica ambizione è quella di non essere nessuno, mi sembra la soluzione più sensata.»

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«Parlare di morte è come parlare di denaro. Noi non sappiamo né il prezzo né il valore.»

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«Tutti hanno paura d'essere culi, questa storia m'ha un po' stufato. Forse sarebbe meglio se diventassimo tutti culi e se ci mettessimo buoni.»

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