«Tutti noi abbiamo bisogno di mezzi per accettate l'imperfezione che fa parte dell'essere umano. Credo che la coca sia l'unico non-miracolo scambiato per miracolo.»
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«Il web è a un punto di svolta molto importante. Fino a poco tempo fa, la normalità sul web era che la maggioranza delle cose non erano sociali e la maggior parte delle persone non usava la propria identità reale. Stiamo costruendo un nuovo web in cui alla base vi è il "sociale".»
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«In ogni forma d'arte crei nel pubblico l'illusione di guardare la realtà attraverso i tuoi occhi.»
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«La maggior parte delle conquiste della scienza a un certo livello sono dovute agli sforzi di un gruppo.»
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«Litigo con Morgan quando lui mi dice che la musica d'avanguardia non è mai premiata dalle vendite. Su questo punto ci scanniamo. Si può fare ricerca musicale, essere una novità e avere pure un successo commerciale, che non è un crimine. Guarda i Depeche Mode quanto hanno venduto. O lo stesso Battisti. Lui fu una novità assoluta per l'Italia, dove si cantava ancora partendo dalla lirica. Battisti rivoluzionò la canzone italiana contaminandola con tendenze più moderne, che venivano dall'estero.»
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«È solo la consapevolezza della condivisione della sofferenza umana da parte di Dio, che può impedire alla sofferenza d'essere un aumento della negatività dell'uomo.»
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«Il fatto che per esistere Dio abbia dovuto sconfiggere il nulla e sgominare il male, cioè mettere da parte il negativo, lascia in lui una traccia, sia pure inefficace e inoperante, di negatività, quasi che fosse rimasto qualcosa di non risolto e di ancora pendente. Si ha l'impressione che il nulla sia ancora in agguato, come una costante minaccia, e che il male latente e sopito possa ridestarsi. La negatività e il male sono presenti in Dio come possibilità prevedute, ma scartate, e quindi ormai scordate e inattuali.»
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«Molti giornalisti ci hanno pesantemente attaccato dicendo che i testi delle nostre canzoni sono letteralmente pessimi. Loro tendono a dimenticare che la maggior parte di coloro che acquistano dischi e che si interessano di musica non vantano tutti lauree in letteratura, e non leggono nemmeno molti libri. E così noi che scriviamo musica. È possibile che alcuni dei miei testi siano banali, perché io non sono nulla di speciale nel comporre.»
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«Parole, colori, luci, suoni, pietra, legno, bronzo appartengono all'artista vivente. Appartengono a chiunque sappia usarli. Saccheggiate il Louvre!»
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«Oggi, in un mondo sovrappopolato, intasato, sull'orlo dell'inabitabilità, se proprio vuoi andartene lontano, che direzione si può prendere? Lo spazio, non le pare?»
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«Zelig è stata la mia casa per sei anni, un'esperienza fantastica, ma c'è un momento in cui anche le cose più belle perdono di forza propulsiva. Credo sia il momento di volgere lo sguardo altrove, con il timore di lasciare il certo per l'incerto, ma con l'adrenalina senza cui questo mestiere perderebbe gran parte del suo fascino.»
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«Quando Liszt è entrato, è stato accolto dal pubblico con una manifestazione commovente. Il demone non ha rivelato subito tutte le sue forze. Dapprima ha giocato con leggerezza coi suoi ascoltatori. Ma, col passare dei minuti, la sua arte magistrale diveniva più profonda e infine ha soggiogato il pubblico. La forza misteriosa con la quale riesce a commuoverci, oltre a Liszt, la possiede solamente Paganini.»
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«L'industria culturale non è tale da impedire la nascita di un'opera d'arte di qualità e magari d'eccezione. Ma è evidente che ne condiziona la forma.»
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«Con il termine "suprematismo" intendo esprimere la supremazia della sensibilità pura nell'arte creativa. Per il suprematista i fenomeni visivi del mondo oggettivo sono di per sé, senza senso; la cosa importante è sentire.»
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«Si può considerare penoso che da qualunque parte, nel Sud e nel Nord, si balbettino giudizi liquidatori sul conseguimento dell'unità, negando il salto di qualità che l'Italia tutta, unendosi, fece verso l'ingresso a vele spiegate nell'Europa moderna.»
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«Sono venuto via con il dubbio sulla validità della concezione di Wagner sull'opera, ma allo stesso tempo con il desiderio di continuare i miei studi su questa musica, la più complessa che sia mai stata scritta. In ogni caso "L'anello dei Nibelunghi" è uno degli eventi più significativi della storia dell'arte.»
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«Ho ascoltato il balletto Sylvia di Leo Delibes. In effetti, l'ho davvero ascoltato, perché è il primo balletto dove la musica non costituisce non solo una parte primaria, ma l'unico interesse. Che carisma! Che eleganza! Che ricchezza di melodie, ritmi e armonie! Mi vergogno. Se avessi conosciuto questa musica solamente poco dopo, certamente non avrei scritto Il lago dei Cigni.»
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