«I dogmi più cari ai fedeli, quelli che saranno adottati con maggior frenesia, saranno i più ripugnanti alla ragione.»
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«Vi sono tre cose che non possiamo mai sperare di raggiungere con il ragionamento: la certezza assoluta, l'esattezza assoluta, l'universalità assoluta.»
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«Sono molto preoccupata per la mia pittura. Soprattutto voglio trasformarla in qualcosa di utile per il movimento rivoluzionario comunista, dato che finora ho dipinto solo l'espressione onesta di me stessa, ben lontana dall'usare la mia pittura per servire il partito. Devo lottare con tutte le mie energie affinchè quel poco di positivo che la salute mi consente di fare sia nella direzione di contribuire alla rivoluzione. La sola vera ragione per vivere.»
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«Sono pronto a resistere con ogni mezzo, anche a costo della vita, in modo che ciò possa costituire una lezione nella storia ignominiosa di coloro che hanno la forza ma non la ragione.»
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«Quale altare potrà procurarsi a propria difesa chi offende la maestà della ragione?»
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«L'uomo non si può dire libero per il fatto che possa non esistere o per il fatto che possa non fare uso della ragione, ma solo in quanto ha potestà di esistere e di agire secondo le leggi della natura umana.»
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«Quanto più l'uomo si lascia guidare dalla ragione, cioè quanto più è libero, tanto più fermamente osserverà le leggi del corpo politico ed eseguirà gli ordini del potere sovrano di cui è suddito.»
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«Falso è il vanto di chi pretende di possedere, all'infuori della ragione, un altro spirito che gli dia la certezza della verità .»
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«E' orribile perdere la ragione. Meglio morire. Di un morto si ha rispetto, si prega per lui. La morte rende tutti uguali. Ma un uomo, privo della ragione, non è più un uomo. La lingua non gli serve più, non governa le parole, diventa simile ad una bestia, si offre allo scherno generale, è alla mercè di tutti, sfugge il giudizio divino.»
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«Noi agiamo perchè conosciamo, ma conosciamo perchè siamo destinati ad agire; la ragion pratica è la radice di ogni ragione.»
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«Oggi più che mai mi sento di ripetere quello che tante volte ho detto negli anni passati: non ci sono più ragioni perchè le tradizioni riformiste dei socialisti, dei popolari e dei cattolici-democratici, dei liberaldemocratici e dei laico-repubblicani, divise dalla storia e dai contrasti ideologici del Novecento, continuino ad essere divise anche in un secolo nuovo, cominciato con qualche anticipo con la caduta del muro di Berlino. Le divisioni del passato non hanno dunque più ragione di esistere, ma è nel futuro che dobbiamo cercare le ragioni di una unità nuova e feconda.»
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«Se noi abbracciamo con passione un tale che è degno del nostro disprezzo, sentiamo penosamente la costrizione della natura. Se proviamo avversione per un altro che pure c'impone il rispetto, sentiamo penosamente la costrizione della ragione. Ma se egli suscita la nostra affezione mentre ha, insieme, acquistato il nostro rispetto, sparisce la costrizione del sentimento e della ragione, e noi cominciamo ad amarlo, cioè a giocare nello stesso tempo con la nostra affezione e col nostro rispetto.»
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«Ho una diversa idea di universale. Si tratta di un universale ricco di tutto quello che è particolare, ricco di tutti i particolari che ci sono, l'approfondimento di ogni particolare, la coesistenza di tutti loro.»
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«è questione di buona educazione rispondere alle lettere entro un tempo ragionevole, quanto rispondere a un inchino immediatamente.»
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«Se io fossi semplicemente curiosa, mi sarebbe assai difficile dire a qualcuno: voglio venire a casa tua, farti parlare e indurti a raccontare la storia della tua vita. Mi direbbero: tu sei matta. E in più starebbero molto sulle loro. Ma la macchina fotografica dà una specie di licenza. Tanta gente vuole che le si presti molta attenzione, e questo è un tipo ragionevole di attenzione da prestare.»
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«Il fuoco è sempre stato e, ragionevolmente, rimarrà sempre, il più terribile degli elementi.»
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«Nel vocabolario corrente, laico è chi non crede, laicista è colui che crede che chi crede non abbia alcuna ragione per credere. Non è uno scioglilingua. Il laico non appoggia la propria concezione del mondo su una fede rivelata; il laicista ritiene che qualunque fede rivelata non abbia senso, se non banalmente privato, come un tic o un vizietto. L'uno non crede, o non riesce a credere, ma riconosce che la fede è una dimensione dell'esperienza umana che svolge una funzione propria, ad esempio il conferimento di senso alla vita, l'attribuzione all'uomo di un ruolo nel mondo, l'interpretazione del male. L'altro, il laicista, nega questa dimensione: la fede per lui è un'illusione o un fraintendimento o uno scacco alla ragione.»
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«Il grande salto è avvenuto quando ho scoperto di essere un musicista provinciale. In realtà lo sapevo già , ma non avevo mai provato a farmene una ragione. Poi ho scoperto che c'era qualcosa di buono in questa provincialità , perchè significava soprattutto legame con la mia tradizione; dovevo solamente cambiare modo di esprimere tale legame.»
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«L'intelletto distingue fra il possibile e l'impossibile. La ragione distingue fra il sensato e l'insensato. Anche il possibile può essere insensato.»
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