Elias Canetti
scrittore, saggista e aforista bulgaro naturalizzato britannico
«Bisogna dire che Tolstoj arrivò a 82 anni e Dostoevskij a 59. 23 anni sono un periodo molto lungo. Tolstoj sarebbe Tolstoj se fosse morto già nel 1887? L'ingiustizia dell'età è assolutamente insuperabile.»
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«Non dice nulla, ma come sa spiegarlo!»
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«Ha nella pancia un poeta, riuscisse ad averlo sulla punta della lingua!»
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«Non potremo mai odiare chi abbiamo veduto dormire.»
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«La morte: mi sembra inutile e malvagia come sempre, mi sembra il male primordiale di tutto ciò che esiste, l'irrisolto e l'incomprensibile, il nodo in cui tutto da tempo immemorabile è stretto e preso e che nessuno ha osato recidere.»
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«Per quanti varrà ancora la pena di vivere quando non si morirà più?»
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«Non credere a nessuno che dice sempre la verità.»
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«Nei libri che ricordiamo c'è tutta la sostanza di quelli che abbiamo dimenticato.»
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«L'uomo ha raccolto tutta la saggezza dei suoi predecessori e guardate come è rimasto.»
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«Non esiste massacro che protegga da un altro massacro.»
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«Dovunque egli arrivi, si mette a sedere e tira fuori dalla valigia la sua superiorità.»
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«Chi è veramente intelligente nasconde di avere ragione.»
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«E se quelli che rimangono fossero sempre i peggiori?»
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«La cosa più dura: tornare sempre a scoprire ciò che già si sa.»
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«I veri scrittori incontrano i loro personaggi solo dopo averli creati.»
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«Gli uomini hanno vissuto come inseguitori e sempre più come inseguitori continuano a vivere. Essi cercano carne di altri, la straziano e si nutrono del tormento delle creature deboli.»
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«Tutto è contaminato dall'uomo, questo essere spaventoso.»
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«Una madre è contenta di essere niente altro che una madre; ma dove troveresti un'altra persona che è soddisfatta con questo solo ruolo?»
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